Carlo Scarpa. Una (curiosa) lama di luce, un gonfalone d'oro, le mani e un viso di donna. Riflessioni sul processo progettuale per l'allestimento di Palazzo Abatellis 1953-1954. Ediz. illustrata - 9788831726016

Carlo Scarpa. Una (curiosa) lama di luce, un gonfalone d'oro, le mani e un viso di donna. Riflessioni sul processo progettuale per l'allestimento di Palazzo Abatellis 1953-1954. Ediz. illustrata: L'organizzazione spaziale di tutta la Galleria Regionale di Palazzo Abatellis è un luogo di mediazioni complesse fra l'impegno progettuale scarpiano, il senso di misura e di armonia complessiva e le istanze del curatore Giorgio Vigni. Il volume, nella sua struttura, cerca di far comprendere il collegamento fra il luogo e il processo progettuale del "fare scarpiano", scartando la cronologia dell'intervento stesso con riflessioni che riguardano la strategia dei percorsi, e forse svelano un possibile messaggio in codice. Si tratta di una ricognizione mirata, la cui narrazione è ricomposta anche grazie ad alcuni indizi (rinvenuti durante lo studio della corrispondenza e dei disegni, non sempre conosciuti e pubblicati), che andrebbe letta come un romanzo, dall'inizio alla fine, resistendo alla tentazione di saltare all'ultimo capitolo per vedere come va a finire. L'autore racconta di ambiti spaziali che, come storie parallele apparentemente disgiunte fino alla fine, tornano ad avvitarsi insieme, e rivela una verità possibile sulla "Crocifissione di Sibiu" di Antonello, presente alla mostra di Messina del 1953, di cui, lungo il percorso espositivo di Palazzo Abatellis, si ritrova l'ipotetico "contenitore", il Gonfalone d'oro esposto oltre la sala delle Croci.
The spatial organisation of the entire regional Gallery of Palazzo Abatellis is a place of complex mediations between Scarpa's design, the sense of commitment and overall harmony and instances of curator Giorgio Vigni. The volume, in its structure, trying to understand the link between the location and the design process of "doing Scarpa's", discarding the chronology of the intervention itself with thoughts concerning the strategy of the paths, and perhaps reveal a possible coded message. It is a targeted survey, whose narration is recomposed with some clues (discovered during the study of correspondence and drawings, not always known and published), which should be read as a novel from start to finish, resisting the temptation to jump to the last chapter to see how it ends. The author tells of spatial areas that, as parallel stories seemingly disjointed until the end, return to be screwed together, and reveals a truth as possible about "Sibiu Crucifixion" by Antonello, present at the exhibition of Messina of 1953, of which, the exhibition of Palazzo Abatellis, finds himself the hypothetical "container", the Golden Banner exposed beyond the Hall of crosses.