L'armadio della vergogna. Nuova ediz. - 9788865946923

L'armadio della vergogna. Nuova ediz.: A quindici anni dall'uscita in libreria, torna in una nuova edizione il libro che ha riportato l'attenzione sui delitti efferati compiuti dai nazifascisti contro civili inermi - spesso donne, anziani, bambini - nell'Italia occupata dopo l'8 settembre. Fra il 1943 e il 1945 decine di migliaia di persone furono vittime di 2273 stragi brutali compiute da nazisti e repubblichini lungo tutto il territorio del nostro paese. Un elenco tragico e infinito che comprende nomi ormai noti e tanti altri completamente sconosciuti: Stazzema, Marzabotto, Fivizzano, Conca della Campania, Barletta, Fossoli, Matera, Capistrello e cento altri comuni. Nei mesi successivi alla Liberazione, molti dei colpevoli furono individuati e su di loro furono aperti procedimenti penali. Ma nel 1947 una mano ignota mise tutto a tacere, e i fascicoli con i nomi dei responsabili di quelle stragi finirono sepolti dentro un armadio custodito in un palazzo di via degli Acquasparta, a Roma, sede della Procura generale militare. Non ci furono istruttorie, non ci furono processi. Tutto fu avvolto nel silenzio. Grazie a quell'armadio gli assassini hanno goduto di oltre mezzo secolo di impunità. Grazie a quell'armadio è stata consumata l'ingiustizia più grande nei confronti del popolo italiano. Prefazioni di Gian Carlo Caselli e Giovanni Maria Flick.
Fifteen years after its release in the bookstore, the book that has brought attention to the heinous crimes committed by the Nazis against unarmed civilians - often women, elderly people, children - in occupied Italy after 8 September is back in a new edition. Between 1943 and 1945 tens of thousands of people were the victims of 2273 brutal massacres carried out by Nazis and republicans throughout our country. A tragic and infinite list that includes well-known names and many others completely unknown: Stazzema, Marzabotto, Fivizzano, Conca della Campania, Barletta, Fossoli, Matera, Capistrello and a hundred other municipalities. In the months following the Liberation, many of the culprits were identified and criminal proceedings were opened on them. But in 1947 an unknown hand silenced everything, and the files with the names of those responsible for those massacres ended up buried inside a closet kept in a building of Via dei Acquasparta, in Rome, home of the Military Attorney General. There were no investigations, no trials. Everything was shrouded in silence. Thanks to that closet, the killers have enjoyed more than half a century of impunity. Thanks to that closet, the greatest injustice towards the Italian people has been consummated. Prefaces by Gian Carlo Caselli and Giovanni Maria Flick.