Non c'è più tempo - 9788806190910

Non c'è più tempo: Città di pietra e di luce, Firenze nasconde nel suo ventre un luogo di pura tenebra, dove la sera del 2 ottobre 1981 un uomo in sedia a rotelle viene condotto. Di lui si sa poco, molto invece delle sue ossessioni. Per il mondo strangolato dai suoi abitanti e dalla follia che li domina. Per la sua vita che corre senza senso verso la fine. Per il tempo che non c'è più. È uno come tanti, Venturino Filisdei, dunque non è nessuno, o comunque uno che, non avendo più nulla da esplorare nel mondo di sopra, scende nel mondo di sotto, dove rigurgitano acque malsane e fioriscono incubi. Terrore chiama terrore, e lui si prepara a morire. Ma benché sappia che c'è anche di peggio della morte, non sospetta quanto possa essere penoso quel che sta per capitargli. Ad attirarlo nella trappola è un'improbabile banda armata. Trappola ? In realtà è lui a muovere verso di loro, anime perse come lui, e a lui affini più di quanto si possa pensare. Loro sono Max Penitenti, un povero diavolo che la sa anche troppo lunga. Dolores Entierro, brigatista malinconica e indecifrabile. Confiteor, equivoco comandante transgenere. E poi quel ragazzo cupo e disperato, che si rivela suo figlio. Un patto di sangue li impegna ad amare e a uccidere gli stessi compagni. Lui lo rispetta. Non perché lo voglia, ma perché costretto da una tragica necessità. E dire che la vita era là fuori, libera, dolcissima, con quanto di non vissuto e desiderabile aveva da offrire. Bastava abbandonarsi al suo incanto. Ma ormai non c'è più tempo.
A city of stone and light, Florence hides in its belly a place of pure darkness, where on the evening of October 2, 1981 a man in a wheelchair is led. Little is known about him, much instead of his obsessions. For the world strangled by its inhabitants and by the madness that dominates them. For his life running senseless towards the end. For the time it's gone. He is one like so many, Venturino Filisdei, so it is no one, or at least one who, having nothing more to explore in the world above, descends into the world below, where unhealthy waters regurgitate and nightmares flourish. Terror calls terror, and he prepares to die. But even though he knows there's even worse than death, he doesn't suspect how painful what's about to happen to him. To lure him into the trap is an unlikely armed gang. Trap? In fact, he moves towards them, lost souls like him, and he likes more than you might think. They are Max Penitents, a poor devil who knows it too long. Dolores Entierro, melancholy and indecipherable brigadier. Confiteor, misguided transgender commander. And then that gloomy and desperate boy, who turns out to be his son. A blood pact commits them to love and to kill the same companions. He respects him. Not because he wants to, but because he is forced by a tragic necessity. And to say that life was out there, free, sweet, with what not lived and desirable had to offer. It was enough to give in to his enchantment. But there's no more time.