Cosa fare a Faenza quando sei morto - 9788845278754

Cosa fare a Faenza quando sei morto: Se sei morto, o stai per diventarlo, Faenza è il buen retiro che hai sempre sognato. O almeno così pensa Piero Schivazappa, in arte Rudi Ortolani detto Rudi O' che, in fuga dal frastuono del mondo, tenta maldestramente di scrollarselo di dosso. Con risultati tragici, in ogni senso: perché anche in mezzo alle piste ciclabili e con il mare in lontananza non c'è modo di sottrarsi al molesto cicaleccio degli indispensabili opinionisti nostrani, delle trasmissioni tv a bassissimo contenuto riflessivo, del frusto discorso politico, degli speciali su Padre Pio e soprattutto delle migliaia di notizie futili vomitate a getto continuo dai mass media. Attraverso un flusso di coscienza tra la confessione personale e la satira spietata, Gene Gnocchi in queste pagine dipinge un personaggio memorabile: comico, cupo e surreale allo stesso tempo, che sbeffeggia la nostra ossessione per la celebrità, l'ansia di essere à la page e le nostre velleità intellettuali. L'orgia chiassosa dei discorsi pubblici vuoti e ampollosi, degli scandali mediatici e della passività con cui facciamo finta che tutto questo sia normale.
If you're dead, or you're about to become one, Faenza is a retreat you've always dreamed of. Or so thinks of Piero Schivazappa, aka Rudi Ortolani o' that Rudi said, fleeing from the noise of the world, awkwardly tries to shake him off. With tragic results, in every sense: why even in the midst of paths and with the sea in the distance there is no way to escape the harassing of essential local opinion babble, tv transmissions very thoughtful, flog's special political discourse on Padre Pio and especially the thousands of trivial news puking a continuous stream of mass media. Through a stream-of-consciousness between the personal confession and merciless satire, Gene Gnocchi in these pages paints a memorable character: comic, dark and surreal at the same time, which he mocks our obsession with celebrity, anxiety to be ?? la page and our intellectual ambitions. The rowdy orgy empty public addresses and turgid, and media scandals with liabilities that we pretend that everything is normal.