Il comportamento in pubblico. L'interazione sociale nei luoghi di riunione - 9788806243104

Il comportamento in pubblico. L'interazione sociale nei luoghi di riunione: «Le regole di condotta in strade, parchi, ristoranti, teatri, negozi, sale da ballo, sale di riunioni e altri luoghi di incontro tipici di una comunità, possono dire molto sulle forme di organizzazione sociale in essa più diffuse». Guidato da questa idea, Erving Goffman si avventura negli spazi urbani per posare il suo sguardo di acuto osservatore sulle interazioni faccia a faccia, cioè quelle situazioni in cui due o più persone sono alla presenza una dell'altra. La riflessione sulle regole dell'incontro umano e sull'idioma rituale che disciplina il comportamento interpersonale permette di delineare la «religione dell'individuo», una tutela della privacy incorporata nelle varie situazioni sociali. In questo classico del pensiero sociologico, il quotidiano cessa di essere banale e diventa il luogo dove si riproduce l'ordine che governa ogni interazione, restituendo responsabilità ai cittadini impegnati a dare forma alla convivenza collettiva, fatta sì di pratiche di adattamento ma pure di atti inventivi. L'attenzione su piccoli gesti di deferenza e contegno - con le relative trasgressioni e profanazioni da parte di «vandali relazionali» - permette di intravedere alcune ragioni dello spaesamento che caratterizza la condizione contemporanea, dove la perdita di riferimenti sicuri riguarda anche le regole del rispetto reciproco tra sconosciuti in luoghi pubblici.
"The rules of conduct in streets, parks, restaurants, theatres, shops, ballrooms, meeting rooms and other meeting places typical of a community, can say a lot about the most widespread forms of social organization in it." Guided by this idea, Erving Goffman ventures into urban spaces to lay his keen observer gaze on face-to-face interactions, that is, those situations in which two or more people are in the presence of each other. The reflection on the rules of human encounter and the ritual idiom that governs interpersonal behavior allows to outline the "religion of the individual", a protection of privacy embedded in various social situations. In this classic of sociological thought, everyday life ceases to be banal and becomes the place where the order that governs every interaction is reproduced, restoring responsibility to citizens committed to giving shape to collective coexistence, made adaptation practices but also inventive acts. The attention on small gestures of deference and demeanour - with the related transgressions and desecrationby by "relational vandals" - allows us to glimpse some reasons for the disorientation that characterizes the contemporary condition, where the loss of Safe references also relates to the rules of mutual respect between strangers in public places.