Carceri. I confini della dignità - 9788816412644

Carceri. I confini della dignità: In una società democratica la pena carceraria ha limiti invalicabili imposti dall'ordinamento giuridico e dal senso etico comune. Tali limiti andrebbero ricondotti innanzitutto alla protezione della dignità umana e al sistema dei diritti fondamentali. Dopo decenni di retorica rieducativa, questo libro propone un cambio di paradigma e ridisegna i confini della pena carceraria attraverso una descrizione qualitativa e critica, basata su standard internazionali, dei diritti dei detenuti. Diritto alla vita, alla salute, agli affetti, al lavoro, alla libertà di conoscenza e di coscienza, diritto di voto, diritto di difesa non sono nella disponibilità di chi detiene il potere di punire. La pratica penitenziaria evidenzia una distanza tra diritti proclamati e diritti garantiti. Lo svelamento di questo fossato chiarisce che lo stato sociale costituzionalmente garantito va difeso sia con il lavoro giuridico che con un'intensa attività culturale e politica.
In a democratic society, the prison sentence has limits imposed by the legal system and the common ethical sense. These limits should be brought back to the protection of human dignity and fundamental rights. After decades of rehabilitative rhetoric, this book offers a paradigm shift and redraws the boundaries of prison penalty through a qualitative description and critical, based on international standards, the rights of detainees. Right to life, to health, to love, to work, to freedom of knowledge and conscience, the right to vote, the right of defence are not in the availability of those in power to punish. Penitentiary practice highlights a gap between proclaimed rights and rights guaranteed. The unveiling of this moat makes it clear that constitutionally guaranteed welfare State must be defended with both legal work with an intense cultural and political activities.