La tortura in Italia. Parole, luoghi e pratiche della violenza pubblica - 9788865480625

La tortura in Italia. Parole, luoghi e pratiche della violenza pubblica: La tortura è un crimine contro la dignità umana. Eppure non ovunque e non sempre è proibita. La sua interdizione legale è tutto sommato storia recente. Forse anche per questo assistiamo a frequenti smottamenti. E non è un caso che con l'11 settembre del 2001 ci si sia spinti fino a riproporne la legittimità. Con la progressiva riduzione della sovranità economica e politica degli Stati, assistiamo a un paradossale rafforzamento del loro potere punitivo che man mano si fa arbitrario e indifferente al sistema costituzionale e internazionale dei diritti umani. Come se la "sanzione punitiva" fosse l'unica prerogativa statuale rimasta. Da cui una diffusa impunità dei torturatori, che ha le proprie premesse nella necessità di segnare la vittoria del potere politico su tutto il resto. Costruito a partire dalle "parole chiave" che scandiscono l'universo della tortura, questo libro si propone come un'analisi della violenza pubblica intrecciata a quella dei concetti, delle norme e delle vicende individuali. La tortura non si consuma unicamente quando una persona è sottoposta a sofferenze e la sua pratica spesso non è riconducibile all'arbitrio di un "eccesso" di potere o a uno stato di eccezione. Per questo occorre allargare lo sguardo al sistema complesso che la produce, che la promuove, che la protegge. Prefazione di Eligio Resta. Postfazione di Mauro Palma.
Torture is a crime against human dignity. Yet not everywhere and not always prohibited. Its legal prohibition is quite recent history. Maybe even for this we witness to frequent landslides. And it is no coincidence that with the 11 September 2001 there has gone as far as to propose the legitimacy. With the gradual reduction of the economic and political sovereignty of the States, we are witnessing a paradoxical reinforcement of their punitive power gradually becomes arbitrary and indifferent to constitutional and international human rights system. As if the "punitive sanction" was the only remaining State prerogative. From which a widespread impunity of torturers, which has its own premises in the need to mark the victory of political power over everything else. Built from "keywords" that scan the universe of torture, this book provides an analysis of public violence intertwined with that of the concepts, standards and individual events. Torture is not consumed only when a person is subjected to suffering and his practice often cannot be attributed to the arbitration of an "excess" of power or to a State of exception. For this it is necessary to broaden the look at complex system that produces, promotes, that protects it. Foreword by Eligio Resta. Afterword by Mauro Palma.