L'«autodichia» delle Camere nella giurisprudenza costituzionale - 9788869503214

L'«autodichia» delle Camere nella giurisprudenza costituzionale: L'autodichia è il potere, conferito ad alcuni organi supremi dello Stato, di giudicare presso di sé i ricorsi presentati avverso gli atti d'amministrazione da essi medesimi posti in essere, in deroga alle norme che disciplinano in via generale le competenze degli organi giurisdizionali. Infatti, ciò che desta dubbi sulla legittimità o meno dell'autodichia, è il fatto che i ricorsi, presentati dai dipendenti o dai terzi, awerso gli atti e i prowedimenti adottati dall'amministrazione, sono giudicati, anziché da un organo giurisdizionale, da organi della stessa Camera. Ciò ha determiato una spaccatura fra dottrina e giurisprudenza, nel senso che mentre la prima ritiene che tale fenomeno non sia legittimo poiché violerebbe i principi della Carta fondamentale, anche in tema di giurisdizione, la giurisprudenza, viceversa, tende a salvaguardare l'autonomia e l'indipendenza dell'istituzione del parlamento ritenendo l'autodichia legittima, poggiando, in particolare, tale assunto sulla non ingerenza nell'istituzione parlamentare di altri poteri. Tale prerogativa, denominata anche "giurisdizione domestica", è riconosciuta, nel vigente ordinamento italiano, ad alcuni organi costituzionali: alle Camere, alla Corte Costituzionale e, secondo giurisprudenza recente, alla Presidenza della Repubblica. La potestà di autodichia non è riconosciuta, invece, all'organo costituzionale Governo. La presente Opera analizza i molteplici profili d'interesse dell'autodichia ed in particolare, dopo una trattazione storica nella prima parte, particolare attenzione viene dedicata all'analisi comparatistica
The Autodichia is the power conferred to some supreme organs of the State, to judge with itself the appeals presented against the acts of administration which they themselves put in place, by way of derogation from the rules which generally regulate the competences of the organs Judicial. In fact, what is doubtful about the legality or otherwise of the Autodickiah is the fact that the appeals, presented by the employees or by third parties, the Acts and the proceedings adopted by the administration are judged, rather than by a court, by organs of Same Room. This has determiated a rift between doctrine and jurisprudence, in the sense that while the former considers that this phenomenon is not legitimate as it infringes the principles of the Charter, even in the field of jurisdiction, case-law, conversely, tends to Safeguarding the autonomy and independence of the institution of Parliament by considering legitimate self-sufficiency, in particular by relying on non-interference in the parliamentary institution of other powers. This prerogative, also called "domestic jurisdiction", is recognised, in the current Italian order, by certain constitutional bodies: the Chambers, the Constitutional Court and, according to recent jurisprudence, the Presidency of the Republic. The authority of Autodichia is not recognized, however, to the constitutional Government body. This Work analyzes the multiple profiles of interest of Autodichia and in particular, after a historical treatment in the first part, particular attention is devoted to comparative analysis