Tra geografia e politiche - 9788868430467

Tra geografia e politiche: A cosa serve la geografia? È una disciplina utile oppure no? Ed è l'utilità che può qualificare il valore del sapere geografico o bisogna piuttosto ragionare in termini di rilevanza sociale e politica? Questo libro discute il rapporto fra geografia e politiche pubbliche, concentrandosi sulla relazione fra processi dello sviluppo e territorio. Ragionare attorno al significato della geografia nelle politiche pubbliche porta a diffidare di risposte semplici e impone una riflessione sul ruolo della conoscenza nel processo politico d'individuazione dei problemi, delle opportunità, degli attori e degli interessi in gioco nei processi di trasformazione della città e del territorio. Diffidare di risposte semplici significa in primo luogo superare l'idea che il rapporto fra geografia e politiche possa essere affrontato in termini di utilità pratica e nelle pratiche. In tal modo si adotterebbe infatti una visione della geografia come sapere neutro, in grado di descrivere una presunta oggettività del territorio e dei suoi problemi, mentre essa è una pratica conoscitiva portatrice di valori e principi, che richiede un preciso posizionamento etico e politico.
What is geography? And a useful discipline or not? And is the utility that can qualify the value of geographical knowledge or must rather think in terms of social and political relevance? This book discusses the relationship between geography and public policy, focusing on the relationship between developmental processes and territory. Reasoning around the meaning of geography in public policy leads to distrust simple answers and requires a reflection on the role of knowledge in political process of identifying problems, opportunities, actors and interests involved in the processes of transformation of the city and the territory. Beware of simple answers means firstly overcome the idea that the relationship between geography and politics can be addressed in practical terms and practices. In this way we would adopt a vision of geography as neutral knowledge, able to describe a supposed objectivity of the territory and its problems, as it is a cognitive practice bearer of values and principles, which requires a precise ethical and political positioning.