Diciottenni senza confini. Il capitale interculturale d'Italia - 9788843073740

Diciottenni senza confini. Il capitale interculturale d'Italia: Gabriele frequenta l'ultimo anno di liceo a Milano, ma è appena tornato da un anno a Mosca: ha imparato il russo e ha provato sulla sua pelle cosa vuol dire sentirsi straniero. Nura è bresciana da sempre, ma parla arabo in casa e italiano a scuola, e passa le sue vacanze estive dai nonni in Egitto. Giulia abita a Varese, la sua migliore amica si chiama Xiao, e nel tempo libero studia tedesco per costruirsi un futuro da ricercatrice in Germania... I protagonisti di questo libro hanno diciotto anni, un cognome italiano o straniero, e il passaporto nella tasca dei jeans. Sono "senza confini" anche quando non hanno mai attraversato le frontiere d'Europa. Le loro amicizie sui banchi di scuola costituiscono, più di qualsiasi lezione di educazione civica, la miglior occasione di formazione a una cittadinanza plurale e cosmopolita. Abbiamo raccolto le voci e le storie della prima generazione che cresce in Italia a "pane e intercultura", destinata a mettere in discussione ogni nostra consolidata idea di cittadinanza e mobilità.
Gabriele attended the last year of high school in Milan, but has just returned from a year in Moscow: he learned Russian and tried on her skin what it's like to feel alien. Nura is Brescia, but always speaks Arabic at home and at school, Italian and spends his summer holidays with his grandparents in Egypt. Giulia lives in Varese, her best friend is called Xiao, and in his spare time he studied German to build a future from researcher in Germany ... The protagonists of this book have eighteen, an Italian surname or foreigner, and passport in the pocket of jeans. Are "without borders" even when they never crossed the borders of Europe. Their friendships are in school, more than any civics lesson, the best training opportunity in a plural and cosmopolitan citizenship. We have collected the voices and stories of the first generation that grew up in Italy to "bread and interculture", intended to call into question our idea of citizenship established and mobility.