Antichi versi contadini. L'agricoltura nella poesia dialettale di Placido Cavallaro (1784-1866) - 9788885724013

Antichi versi contadini. L'agricoltura nella poesia dialettale di Placido Cavallaro (1784-1866): Sono versi dialettali ispirati dal duro lavoro nei campi con l'aratro o col tridenti, quelli di Placido Cavallaro, poeta-contadino vissuto a Biancavilla, alle falde dell'Etna, tra il Settecento e l'Ottocento. Componimenti che ci tramandano una esaltazione dell'agricoltura come "arte pulita e duci", di cui Cavallaro si considerava un maestro. E per questo, nonostante l'analfabetismo, consapevole e responsabile del ruolo di tramandare usi e tradizioni, seppur aperto al progresso della tecnica e della scienza in un settore economico che aveva raggiunto una certa rilevanza nello Stato borbonico. Dalla mietitura del grano alla coltivazione degli ulivi e della vigna: è il mondo rurale di Cavallaro, analizzato in queste pagine da Alfio Grasso con puntigliosi riferimenti storici, socio-economici e letterari. Col suo dialetto verseggiato, con quella libertà di espressioni, figure e atteggiamenti, con quegli impeti di abbandono, di follie e di pittoresco, Cavallaro ci seduce e ci immerge in un mondo surreale. La sua poesia, in un passato non lontano, correva sulla bocca di tutti. Era ed è poesia degli umili. Un lascito prezioso per la cultura siciliana.
They are dialectal verses inspired by the hard work in the fields with the plow or with the Trident, those of Placido Cavallaro, poet-peasant lived in Biancavilla, at the foot of Etna, between the Eighteenth and the Nineteenth century. Compositions that gave us an exaltation of agriculture as "clean art and Duci", of which Cavallaro considered himself a master. And for this, despite illiteracy, aware and responsible for the role of handing down uses and traditions, albeit open to the advancement of Technology and science in an economic sector that had reached a certain relevance in the Bourbon State. From the harvesting of wheat to the cultivation of olives and vines: it is the rural world of Cavallaro, analyzed in these pages by Alfio Grasso with meticulous historical, socio-economic and literary references. With its green dialect, with that freedom of expression, figures and attitudes, with those impetes of abandonment, Follies and picturesquely, Cavallaro seduces us and plunges us into a surreal world. His poetry, in a past not far away, ran on everyone's lips. It Was and is poetry of the humble. A precious legacy for the Sicilian culture.