Matricola n. 20478. Il carcere che si prende la vita - 9788889883891

Matricola n. 20478. Il carcere che si prende la vita: Questo libro propone una scrittura sperimentale che denuncia la situazione vergognosa dell'istituzione carceraria italiana in quanto realtà indegna di un Paese civile e di uno Stato di diritto, deprecata e sanzionata perfino a livello internazionale. La narrazione poetica dell'istituzionalizzazione, che comincia con i rituali d'ingresso nel penitenziario, mostra con grande efficacia la riduzione della persona a cosa, a numero. "Non più Francesco", bensì "Matricola n. 20478". Non si muore, in carcere, soltanto per suicidio, per incuria o peggio. Si muore ogni giorno, in quelle 22 ore passate chiusi in cella: il carcere si prende la vita dei reclusi, negando loro la dignità e i diritti umani fondamentali. Negando quella opportunità di cambiamento e reinserimento che la Costituzione prevede per i detenuti. E umiliando non soltanto loro, ma anche gli operatori carcerari e la società stessa, ridotta a complice indifferente della disumanizzazione in atto.
This book offers a shameful situation of experimental writing denouncing the Italian prison institution as really unworthy of a civilized country and the rule of law, deprecated and punished even internationally. The poetic narrative of institutionalization, which begins with the rituals of entry in the penitentiary, effectively reducing the person to show what, per issue. "Francis" but rather "Freshman # 20478". Do not die in prison, only to commit suicide, due to carelessness or worse. People die every day in those 22 hours spent locked in prison cell takes the lives of inmates, denying them the dignity and fundamental human rights. Denying that opportunities for change and rehabilitation that the Constitution provides for prisoners. And humiliating not only them, but also prison operators and the company itself, reduced to accomplice indifferent of dehumanization.