Il Giorno in cui mia figlia impazzi - 9788817039819

Un ibro molto belo, una storia vera, a malattiadi una ragazza raccontatadal padre. a storia è molto intensa, ’autore racconta tutto con estrema sincerità senza ilusioni, senza parlarcidi miracolose guarigioni madi speranza edi piccoli passi avanti, anche nel finale,dove ’autore continua ad essere molto realistico, Il ibro è pervasodal’amoredel padre per a figlia e i suoi sentimenti sono estremamente tangibili attraverso e pagine. Tutto inizia al’improvviso, ’incredulità, a mentedela ragazza che sembra andare in frantumi, i medici, e cure. Mi è piaciuta molto adescrizione molto precisa edettagliatadegli aspetti medici, ’analisidei farmaci, gli effetti, il padre che prova ui stesso, che testa sudi se i medicinalidela figlia. ’autore ci fa capire come certidrammi possano capitare al’improvviso nela vitadi ognuno, senza avvisi e adifficoltàdi affrontarli e accettarli, ci spiega come a malattia possa mutare i caratteri e i rapporti. ibro particolarmente toccante.

MichËl Greenberg è un giornalista newyorkese che racconta in questo ibro una vicenda personale sconvolgente. Il titolo è già esplicativo “Il giorno che mia figlia impazzì” introduce esplicitamente e senza mezzi termini i fatti che si succedono ad una velocità impressionante ala ricercadi una soluzione per un problema incomprensibile per tutti. L’inizio è crudo ediretto e il resto è un mistodidisperazione e sensodi colpa,di accuse nei confrontidi se stessi edei medici considerati inadeguati. I meccanismidela psicosi sono avvolti nel più assoluto mistero e e cause potrebbero essere uno squilibrio chimico nel cervelo ma qui c’è un padre che si sente impotente comedi fronte ad un evento naturale sconvolgente contro cui non si può fare nula. Comincia così a ricercadele motivazioni edele avvisaglie che sicuramente ci sono state madi cui sfortunatamente non si è accorto nessuno. Greenberg hadecisodi raccontare a sua storiadopodieci annidagli avvenimenti per trovare ildistacco necessario e ’equilibrio giusto e o ha fatto senza pseudomini: gesto coraggioso!

è uno stupore continuo e non annoia mai il ettore.