L'animale consapevole - 9788833928937

L'animale consapevole: Un gatto davanti allo specchio. Che cosa vede? Si riconosce? Pare che alcuni vertebrati e invertebrati reagiscano alla loro immagine riflessa. E girini, ippopotami, ciprini dorati, macachi e gabbiani possiedono una qualche forma di consapevolezza? Insomma, esistono menti non umane? Quando Donald R. Griffin ci si avventurò da pioniere, quello dell'etologia cognitiva era un terreno vergine, a cui guardavano con sospetto l'imperante behaviorismo e quanti nel mondo scientifico ritenevano che l'indagine sulla mente degli animali fosse così scopertamente viziata da una proiezione antropomorfa da non poter rientrare in una seria ricerca sperimentale. Si obiettava che in fondo l'unico modo di accertare se un essere organico sia o meno cosciente - ossia in grado di fornire una relazione sul proprio stato introspettivo - sarebbe chiederglielo, oppure che la distanza filogenetica dall'uomo non autorizza l'attribuzione di una valenza simbolica a comportamenti come la danza scodinzolante delle api. La coscienza animale sembrava collocata senza speranza all'ultimo posto nel gradiente di accettabilità in campo etologico. Controargomentando via via, e sgretolando presupposti giudicati incrollabili, innanzi tutto la differenza qualitativa tra comunicazione umana e animale, Griffin opta per una calibratura estensiva e operativa del suo oggetto di studio: si concentra su immagini mentali, intenzioni, consapevolezza di cose e relazioni, ne rileva il carattere adattivo e intravede la direzione più proficua nell'esplorare la somiglianza delle funzioni neurali degli organismi pluricellulari. Graz
A cat in front of the mirror. What do you see? You recognize? Apparently some vertebrates and invertebrates will react to their reflection. And tadpoles, hippos, CF gold, macaques and seagulls have some form of consciousness? In short, there are non-human minds? When Donald r. Griffin we ventured from pioneer, that of cognitive ethology was a Virgin soil, which looked with suspicion the prevailing mental activity and how many in the scientific community believed that the investigation of the animal's mind was so openly vitiated by an anthropomorphic projection cannot be part of a serious experimental research. They objected that the only way to ascertain if an organic-conscious or not being able to provide a report on its State introspective-would ask him, or that the phylogenetic distance from man does not authorize the granting of a symbolic behavior such as dance wagging of bees. Animal consciousness seemed hopeless placed in the last position in the gradient of acceptability in Ethological field. Controargomentando gradually, and crumbling assumptions judged unshakeable, firstly the qualitative difference between human and animal communication, extensive calibration and operational opt for Griffin of his study focuses on mental images, intentions, knowledge of things and relationships, it detects the Adaptive character and the most profitable direction in exploring the similarity of neural functions of multicellular organisms. Graz