I cartulari di S. Pietro in Maone presso Rovigo (sec. XII-XV) - 9788883346866

I cartulari di S. Pietro in Maone presso Rovigo (sec. XII-XV): La documentazione concernente il medioevo palesano è numericamente piuttosto esigua e spesso dispersa negli archivi di città che hanno esercitato potere civile o ecclesiastico sul Polesine medievale, come Venezia, Ferrara e Ravenna. Esistente di certo nella prima metà del secolo XI, il monastero benedettino di S. Pietro in Maone, a sud-est di Rovigo, fu soggetto direttamente all'arcivescovo di Ravenna, situato com'era in una sorta di vasta enclave ravennate sopravvissuta per lunghi secoli. A partire dai primi del Duecento iniziò una fase di decadenza: nel 1220 il monastero risulta, infatti, distrutto dalle inondazioni e successivamente affidato a chierici secolari, sempre sotto il grande ombrello protettivo dell'arcivescovo di Ravenna; infine nel 1474 i suoi beni furono incorporati nell'abbazia olivetana di S. Bartolomeo di Rovigo. I documenti qui pubblicati mostrano che l'influsso economico e religioso di S. Pietro in Maone si estese notevolmente nel Rodigino e in alcune zone del Ferrarese, per spingersi sino all'area della Bassa Padovana tra Tribano, Pernumia e Monselice, attraverso l'acquisizione di un ampio patrimonio fondiario dato in concessione a coltivatori con tipici contratti a lunghissimo periodo, ma anche grazie allo sfruttamento di vaste aree vallive destinate alla pesca.
The documentation on the middle ages reveal is numerically rather small and often dispersed in the archives of the city who exercised ecclesiastical or civil power on medieval Polesine, like Venice, Ferrara and Ravenna. Exists certainly in the first half of the 11th century, the Benedictine monastery of St. Peter in Maone, Southeast of Rovigo, was subject directly to the Archbishop of Ravenna, situated as it was in a sort of wide Ravenna enclave survived for many centuries. From the early thirteenth century began a period of decline: in 1220 the monastery is, in fact, destroyed by floods and subsequently entrusted to secular clerics, always under the protective umbrella of the Archbishop of Ravenna; Finally in 1474 his possessions were incorporated into the Olivetan Abbey of San Bartolomeo di Rovigo. The documents published here show that economic and religious influence of s. Pietro in Maone expanded considerably in Rovigo and in some areas of Ferrara, to go as far as the Bassa Padovana area between Pernumia, Tribano and Monselice, by acquiring a large land given in concession to the typical long term contracts with growers, but also thanks to the exploitation of vast areas valleys held for fishing.