Spegniamo il Nucleare. Manuale di sopravvivenza alle balle atomiche - 9788817051743

Spegniamo il Nucleare. Manuale di sopravvivenza alle balle atomiche: "Nel 1987 quasi l'80 per cento degli italiani ha votato contro il nucleare. Più di vent'anni dopo, quando ancora stiamo pagando i costi e le conseguenze delle vecchie centrali, i dipendenti che manteniamo al Parlamento hanno deciso contro il nostro parere di tornare all'energia atomica. Eppure la tragedia di Fukushima dimostra da sola a quali catastrofi si va incontro, anche in Giappone: figurarsi in un Paese come il nostro a rischio sismico, ad alta densità di popolazione e ad ancora più alta densità di furbetti e speculatori. La passata stagione nucleare italiana avrebbe dovuto insegnarci qualcosa, dal costante malfunzionamento della centrale di Caorso al disastro sfiorato a Sessa Aurunca, fino al problema dei rifiuti tossici che stanno contaminando le falde del Piemonte. E invece no: politici e imprenditori vogliono riprovarci sulla nostra pelle - e così si improvvisano esperti e ci propinano le solite balle nucleari sulla sicurezza dei nuovi reattori (così nuovi che non potranno essere costruiti prima del 2030), sull'indipendenza dal petrolio (e la dipendenza dall'uranio dove la mettiamo?), sulla riduzione di emissioni di anidride carbonica (da compensare con scorie altamente radioattive che nessuno Stato sa come smaltire) e sul risparmio in bolletta (ma solo se lo smantellamento delle centrali e lo stoccaggio dei rifiuti diventano un onere extra a carico dei cittadini). Eppure una possibilità diversa esiste: il ricorso alle fonti alternative." (Beppe Grillo)
"In 1987 nearly 80 percent of Italians voted against nuclear energy. More than twenty years later, when we are still paying the costs and consequences of the old ones, employees who keep the Parliament decided against our advice to go back to nuclear power. Yet the tragedy of Fukushima shows alone at what to expect, even disasters in Japan: let alone in a country like ours to seismic risk, high population density and high density to even more crafty and speculators. Last season was supposed to teach us something, by constant Italian nuclear plant malfunction Caorso disaster soared in Sessa Aurunca, until the problem of toxic waste that are contaminating groundwater in Piedmont. But no: politicians and businessmen want to try-on our skin--and so you improvise, now give us the usual experts and nuclear safety bales new reactors (so new that cannot be constructed before 2030), on independence from oil (and depending upon where uranium?) on the reduction of carbon dioxide emissions (to be compensated with highly radioactive waste that no State knows how to dispose of) and on savings in the Bill (but only if the dismantling of nuclear and storage of waste become an extra burden on citizens). Yet a different possibilities exist: recourse to alternative sources. " (Berber)