Bilinguismo. Miti e realtà - 9788857525471

Bilinguismo. Miti e realtà: Per essere definiti bilingui non è necessario avere una padronanza perfettamente bilanciata delle lingue conosciute, sostiene Grosjean, né occorre esserlo divenuti sin da bambini (e sicuramente un bilingue non è per forza un traduttore nato). Basta saper usare due o più lingue (o dialetti) nella vita di ogni giorno, alternandoli a seconda della situazione nella quale ci si trova o dell'argomento del quale si sta discutendo. I bilingui smettono allora di essere una rarità, per arrivare anzi a rappresentare quasi la metà della popolazione mondiale. In questo libro l'autore prende in esame una serie di idee preconcette (tra cui quelle appena viste) e ne smonta in modo sistematico i presupposti attraverso l'esame dei più rilevanti fenomeni riguardanti il bilinguismo e i bilingui, dal cambiamento di codice ai prestiti e alle interferenze (grammaticali, fonetiche, lessicali). Se i genitori di un bambino decidono di crescerlo nel bilinguismo, quali strategie, quali accorgimenti usare, quali errori sono assolutamente da evitare? E che ruolo può svolgere la scuola? Grosjean non manca di rispondere a queste preoccupazioni, mostrando inoltre chiaramente che il bilinguismo, a lungo termine, non determina alcun ritardo nell'acquisizione del linguaggio, né può creare problemi di altro tipo nei bambini; al contrario, presenta invece diversi vantaggi cognitivi. Un libro per tutti: studenti di lingue, di scienze dell'educazione o di psicologia cognitiva, genitori, insegnanti...
To be designated bilingual is not necessary to have a perfectly balanced mastery of languages, supports, or need to be Grosjean became as children (and definitely a bilingual is not necessarily a nato translator). Just being able to use two or more languages (or dialects) in everyday life, alternating depending on the situation in which you are located or which topic you are discussing. The bilingual stop then be a rarity, indeed to represent nearly half the world's population. In this book the author examines a series of preconceived ideas (including those just views) and systematically dismantles the assumptions through the examination of the most significant phenomena relating to bilingualism and bilingual, code change to loans and to interference (phonetic, grammatical, lexical). If a child's parents decide to raise him in bilingualism, what strategies, such as extra touches use, what mistakes are absolutely to avoid? And what role can play school? Grosjean does not fail to respond to these concerns, also showing clearly that bilingualism, in the long run, does not determine any delay in the acquisition of language, nor can it create other problems in children; on the contrary, has several advantages, cognitive. A book for all: language learners, educational sciences or cognitive psychology, parents, teachers ...