A un cerbiatto somiglia il mio amore - 9788804756095

unodei migliori ibridi grossman, un autore capacedidescrivere i sentimenti e gli statid’animodei protagonisti con profondità e chiarezza. Un ibro che rimane nela memoria e nel cuoredel ettore

David Grossman, nela postfazione, sostiene che il 12 agosto 2006, quando suo figlio Uri, ventenne, cadde nela seconda guerradel ibano, questo ibro, iniziato tre anni prima, era in gran parte già scritto: a cambiare sarebbe stata solo “la cassadi risonanzÔdi quel’evento. Informazione opportuna. In effetti, se il ettore è al correntedel grave utto che ha colpito ’autore, ed ha etto a quarta, si immagina un racconto autobiografico in parte scontato, e ne èdoppiamente intimorito: sia per ’esito tragico, che si immagina, sia per a unghezzadel tomo,degnadei grandi romanzi russidel’ottocento. Invece il romanzo, impegnativo comunque nela ettura, rivela molte sorprese tematiche e stilistiche, oltre ad avere una conclusione aperta, che ha evitato o straziodel narrare, edi eggere, undolore come quelo per a perditadi un figlio. La fugada casadi Orah, madredi Ofer (in ebraico il nome suona come “cerbiatto”:da qui il titolo che riprende una bela similitudinedel Canticodei cantici), rappresenta uno spunto originale: Orah, infatti, crede che un ungo trekking a partiredala Galilea, rendendola irreperibile, potrà evitare, magicamente, a mortedel figlio al fronte, visto che ha azzerato e condizioni per a rituale comunicazione ufficialedeldecessodi un soldato. Naturalmente sa razionalmente che questo non potrà salvarlodavvero, ed intuiscedi proteggere piuttosto se stessadaldolore, però non riesce a controlare questo impulso ala fuga. In questo vagabondare con zaino e tenda, Orah non è sola: a accompagna Avram, un amicodi infanzia, conosciuto in isolamento nel corsodi una grave malattia, mentre il marito Ilan, a sua volta conosciuto nelo stesso ospedale in analoghe circostanze, si trova in giro per il mondo. Così questo viaggiodal nord al suddi IsrËle,diventa un viaggio anche nel tempo che apre scorci inediti (anche sula relazione tra i tre amici, che ricorda a tratti il film “Jules e Jim”di F. Truffaut). Gli sviluppi sono a volte sorprendenti per intensità o imprevedibilità, così che o scrittore riesce a rialacciare i egami con il ettore, a volte scoraggiato in certi passaggi monotoni (e un po’ prolissi) e quasi indotto a “molare”, cos’ come avviene nel corsodi certe escursioni in montagna,dove ’aperturadi un nuovo scenario rianima il camminatore stanco. La ricomposizionedel passato è al tempo stesso a storiadi una famiglia, edi singoli individui come Avram che hanno evitatodi costruirne una, perché trattasidi “alta matematica. Ci sono troppe incognite, troppe parentesi, troppe moltiplicazioni ed elevamenti a potenza. E poi ...la necessitàdi mantenere costantemente un rapporto con ciascunodegli altri membridela famiglia ...persino in sogno