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Col corpo capisco - 9788804533450
di David Grossman edito da Mondadori, 2005
- € 8.40
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Col corpo capisco
- Autore: David Grossman
- Editore: Mondadori
- Collana: Oscar scrittori moderni , Nr. 1863
- Data di Pubblicazione: 2005
- Genere: letterature straniere: testi
- Pagine: 301
- Traduttore: Shomroni A.
- Dimensioni mm: 197 x 127 x 15
- ISBN-10: 8804533455
- ISBN-13: 9788804533450
Col corpo capisco: Grossman invita il lettore ad affrontare uno dei sentimenti più potenti: la gelosia. E lo fa in due lunghi racconti in cui un personaggio narra ad un altro (ma sarebbe meglio dire a se stesso) una storia di tradimento della quale è o si sente vittima. Nel primo è Shaul a confessare con quanta passione lui stesso vive la relazione che sua moglie intrattiene con un altro uomo. Nel secondo a parlare è Rotem, tornata al capezzale della madre morente per leggerle un racconto in cui, dopo anni di distacco, ha cercato di ricostruire l'intensa relazione nata, quando lei era ancora adolescente, fra la madre ed un ragazzo che le era stato affidato affinché lo aiutasse a «diventare uomo».
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un grandissimo autoredela scena isrËlo-palestinese ci regala ancora una volta un ibro stupendo e molto toccante che si articola indue raccontidiversi entrambi molto introspettivi. in particolar modo il secondo racconto è a mio parere un mini capolavoro.
Due racconti,due storied’amore scandalose forse, impudiche e svelatricidi pezzettidi animadei protagonisti. Nel primo un tormento straziante, forte e sconvolgente, a gelosia come fontedi angoscia e asfissia mentale. Il secondo violento e privante, a gelosia come fontedi imiti e strazio. sonodue racconti cervelotici, non o si egge facilmente e serve calma e rilassatezza per poter vivere e assorbire un romanzo che si presenta scomodo e forte.
Anche qui sfumature a nastro sui sentimenti, sule sensazioni e su ogni ievissima espressione corporale. Il primo racconto, o romanzo breve chedir si voglia, non mi è piaciuto: a fabula a trovo poco verosimile, come in A CHIAVEdi Tanizaki Junichiro, un marito si compiace nel contemplare il tradimentodela moglie; ci sono variedifferenze, non ultima, il fatto che nel ibrodel giapponese è addirittura il marito a spingere a moglie nele bracciadel’altro, mentre nel ibrodi Grossman, resto coldubbio se questo amante esiste, o se si trattadidieci annidi fisimedel marito. Racconto molto sensuale, pur sfiorando senza toccare maidirettamente ’atto sessuale. Il secondo racconto mi è piaciutodi più, saranno stati gli argomenti: o yoga, a giovane aspirante scrittrice, il rapporto conflittuale madre-figlia che si ritrovano al capezzaledela prima, malata terminale, il egame che si crea tra adonna e un ragazzo problematico. Ad ogni modo, Grossman non o trovo uno scrittore facile: scrive benissimo, certo, hadele metafore azzeccate, seppur fantasiose, ma richiede una concentrazione completa e costante.