L'arte di ben pensare. Stili del Seicento italiano - 9788868434090

L'arte di ben pensare. Stili del Seicento italiano: Paolo Sarpi, in una lettera del 1609 a un corrispondente francese, riferendosi alla situazione italiana del tempo, formulava una dichiarazione fra le sue più sconsolate: "Sono costretto a portar maschera; a nessuno in Italia è lecito vivere senza portar maschera". Nella società secentesca manifestare il proprio pensiero poteva comportare infatti più di un rischio. Sospetti, censure e confutazioni inducevano a scrivere con la maschera ora della prudenza e della dissimulazione, ora del paradosso e della creatività metaforica. Galileo, nel 1610, nel Sidereus Nuncius, comunicando al mondo le sue scoperte astronomiche, non faceva menzione alla collaborazione che l'amico Paolo Sarpi aveva offerto alle osservazioni della faccia della Luna. Sarpi era infatti personaggio inviso alla Curia romana per le posizioni fortemente polemiche espresse nei confronti della Chiesa. Le esperienze di Galileo e Sarpi sono per certi versi esemplari perché rivelano, più di altre, la complessità della situazione italiana agli inizi del Seicento e il groviglio di contraddizioni irrisolte che caratterizza l'evoluzione della "civiltà italiana" verso la modernità.
Paolo Sarpi, in a 1609 letter to a French correspondent, referring to the Italian situation of the time, made a statement of his: "I'm inconsolably forced to take the mask; anyone in Italy is lawful to live without take form ". In the 17th century society express their thoughts could lead to more of a risk. Suspicions, allegations and refutations were writing with the mask now prudence and dissimulation, now the paradox and metaphorical creative. Galileo, in 1610 in Sidereus Nuncius, telling the world his astronomical discoveries, made no mention to the cooperation that his friend Paolo Sarpi had offered to the observations of the face of the moon. Sarpi was unpopular with the Roman Curia character positions strongly controversy expressed towards the Church. Galileo's experiences and Sarpi are in some ways because specimens reveal, more than others, the complexity of the situation in Italy at the beginning of the 17th century and the tangle of unresolved contradictions that characterize the evolution of "civilization" towards modernity.