Nietzsche e Michelstaedter «terapeuti» della modernità infelice. Leggendo l'Anticristo e La persuasione e La rettorica - 9788860747464

Nietzsche e Michelstaedter «terapeuti» della modernità infelice. Leggendo l'Anticristo e La persuasione e La rettorica: Questo saggio filosofico di Sergio Guarente è incentrato sul "sotterraneo" ma ineludibile legame tra Friedriche Nietzsche e Carlo Michelstaedter, che concerne, in primo luogo, l'"urgenza" etico-politica della definizione di una diagnosi - e conseguentemente di una terapia - della "malattia" della modernità infelice, con la sua inautenticità e il suo impedimento alla possibilità di una vita autentica e liberata. In tal senso, L'Anticristo e La persuasione e la rettorica costituiscono le opere emblematiche, puntualmente analizzate nei primi due capitoli del saggio, della comune disamina dei due pensatori, riguardante il drammatico stadio di décadence a cui è giunta la civiltà borghese. Ma, se entrambi gli autori cercano, con appassionata "radicalità", di intravedere l'impervio sentiero della liberazione e del ritrovamento di un nuovo modello di esistenza, profondamente "palingenetico" rispetto agli esiti decadenti e "patologici" della modernità, divergenti e non conciliabili appaiono le rispettive terapie, le vie al raggiungimento della salute. Il terzo e conclusivo capitolo del saggio si focalizza su un avvincente e originale confronto tra i due autori.
This philosophical essay by Sergio Guarente is focused on "underground" but inescapable link between Friedrich Nietzsche and Carlo Michelstaedter, concerning, firstly, the ethical-political urgency to establishing a diagnosis-and consequently of a therapy-the "disease" of modernity, unhappy with its inauthenticity and his impediment to the possibility of an authentic life and freed. In this sense, the Antichrist and persuasion and rettorica constitute the emblematic works, regularly analyzed in the first two chapters of the essay, of a common examination of the two thinkers on the dramatic stage of bourgeois civilization reached by d??cadence. But, if both the authors seek, passionately "radicalism", to glimpse the steep path of liberation and the finding of a new model of existence, deeply "palingenetic" than the decadent and "pathological outcomes" of modernity, diverging and not reconcilable appear with their respective therapies, the ways to achieve health. The third and final chapter of the essay focuses on a compelling and original comparison between the two authors.