L'Italia provvisoria - 9788817061933

L'Italia provvisoria: La prima edizione dell'Italia provvisoria viene pubblicata da Rizzoli nel 1947 e Guareschi, parlando della sua opera, scrive: "La trovata vera è quella di documentare la narrazione. Così mi tengo agganciato alla realtà e non falso neanche il futuro. Ho tutti i giornali della repubblica, i libri coi documenti". Si tratta dunque, come scrive Tatti Sanguineti in un saggio del 2008, di "un album del dopoguerra nel quale convivono racconti umoristico-satirici e polemico-sentimentali mescolati a ritagli di giornali vari, volantini di federazione di partito, inni di rivolta, fotomontaggi". Nel 1996, Beppe Severgnini cita proprio un pensiero tratto dall'Italia provvisoria: "Italiani, io vi esorto all'umorismo: chi non sa sorridere non sa regnare. Siamo seri, noi italiani. Siamo tanto seri che facciamo persino ridere", e conclude: "Chiunque abbia scritto qualcosa del genere è un genio".
The first edition of 1947 was published by Rizzoli in Italy safe and Guareschi, talking about his work, wrote: "the true is to document the narrative. So I keep myself engaged to reality and not even fake the future. I have all the papers of the Republic, books with documents ". It is therefore, as written by Tatti Sanguineti in a 2008 essay, "an album of humorous stories-in which coexist in postwar satirists and argumentative-sentimental mixed with newspaper clippings, flyers party Federation, anthems of rebellion, Photomontages". In 1996, Beppe Severgnini mentions just a thought based on the provisional Italian Italy ", I urge you to humor: who does not know smile doesn't know reign. We're serious, we Italians. We are so serious that we even laugh ", and concludes:" anyone who has written something is a genius ".