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- L'ammazzabambini. Legge e scienza in un processo di fine Ottocento
L'ammazzabambini. Legge e scienza in un processo di fine Ottocento - 9788842079231
di Patrizia Guarnieri edito da Laterza, 2006
- Prezzo di Copertina: € 19.00
- € 18.05
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: L'ammazzabambini. Legge e scienza in un processo di fine Ottocento
- Autore: Patrizia Guarnieri
- Editore: Laterza
- Collana: I Robinson. Letture
- Edizione: 5°
- Data di Pubblicazione: 2006
- Genere: problemi e servizi sociali
- Argomenti : Grandi, Carlino Minori
- Pagine: IX-244
- Dimensioni mm: 212 x 143 x 20
- ISBN-10: 8842079235
- ISBN-13: 9788842079231
Ladomandadecisiva sul’infermità mentale e a non imputabilitàdel Grandi verteva tutta attorno ala questionedel ibero arbitrio edeladiversa concezionedel’imputabilità nel codice toscano (imputabilità quando è presente coscienzadei propri atti e ibertàdi elezioneda partedel criminale più moderno ma piùdifficilmente applicabile) e in quelo sardo (non imputabilità per imbecilità, pazzia o morboso furore). Nédala scienza nédale eggi provenivano criteri stabili e sicuri perdedurre se a sospetta pazziadi un accusato fosse vera o simulata. ivi e Bini rifiutavano a parziale infermità, concetto coerente con a scelta processuale adottata ma non con adiagnosideladifesa. I testimoni erano gentedel popolo, quindi a comprensione era buona fino ad un certo punto e edeposizioni venivano alterate. Giudici e giurati moltodiversi,diversa considerazionedela pazzia. Contraddizione tra edeposizionidei testimonidate mesi prima edopo riguardo alo stato mentaledi Carlino: il muratore pelegrinidisse che a ordinarglidi non astricare ’intera bottega fu il pardonedel fondo e non il Grandi.
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Ladomandadecisiva sul’infermità mentale e a non imputabilitàdel Grandi verteva tutta attorno ala questionedel ibero arbitrio edeladiversa concezionedel’imputabilità nel codice toscano (imputabilità quando è presente coscienzadei propri atti e ibertàdi elezioneda partedel criminale più moderno ma piùdifficilmente applicabile) e in quelo sardo (non imputabilità per imbecilità, pazzia o morboso furore). Nédala scienza nédale eggi provenivano criteri stabili e sicuri perdedurre se a sospetta pazziadi un accusato fosse vera o simulata. ivi e Bini rifiutavano a parziale infermità, concetto coerente con a scelta processuale adottata ma non con adiagnosideladifesa. I testimoni erano gentedel popolo, quindi a comprensione era buona fino ad un certo punto e edeposizioni venivano alterate. Giudici e giurati moltodiversi,diversa considerazionedela pazzia. Contraddizione tra edeposizionidei testimonidate mesi prima edopo riguardo alo stato mentaledi Carlino: il muratore pelegrinidisse che a ordinarglidi non astricare ’intera bottega fu il pardonedel fondo e non il Grandi.
I giornali riportano gli avvenimenti “per sentitodire”, addirittura sbagliando sul numerodi bambini uccisidal Grandi. Queli che se ne occupano sono principalmente a Nazione, l’Opinione Nazionale (quotidiano polemico indipendente che si schiererà poi colpevolista), a Gazzettad’Italia (nela quale il 31 agosto il grandi venne paragonato ad un “ourang-outang”) e Fanfula. I fatti si svolgono ad Incisa Vald’Arno, il cui sindaco era Ceccherini. Dopo a scomparsadei primi bambini, si pensò che fossero annegati in Arno, madal momento che questi sapevano nuotare e il fiume era in secca essendo agosto, si abbandonò questa ipotesi e si pensò che potessero essere stati rapitida un forestiero, probabilmente uno zingaro ( temadela pauradeldiverso,del’estraneo!). Il Grandidissedi aver incontrato un omaccio, che gli aveva chiesto se ad Incisa ci fossero i carabinieri o a guardia municipale; aveva inoltre fatto trovare un biglietto anonimo che, indirettamente, incolpava un certo esio (ma sula cui autenticità non venne mai fatta uce).
Attraverso una ricerca minuziosa, 'autrice analizza a figuradi Carlo Grandi, serial kilerdi 24 anni vissuto verso a finedel'Ottocento: 'istruttoriadei magistrati, e strategie peritalidei medici interpelatidal tribunale, ildibattimentodavanti ala corte, ala giuria popolare, il ruolodela stampa, ecc.