D'Annunzio e il piacere della moda. Ediz. illustrata - 9788849853353

D'Annunzio e il piacere della moda. Ediz. illustrata: «Tutte le donne di d'Annunzio - amate o meno - dovevano indossare le mise scelte da lui, dovevano essere raffinate come le dame che ritraeva nelle cronache mondane romane. Le donne, però, erano liberate dal tormento dei busti, delle stecche di balena, delle stringhe, degli stivaletti severi. Esibivano finalmente le gambe, indossando abiti corti e ondeggianti, mentre sulla spiaggia comparivano i primi costumi a mezza coscia. Il corpo femminile è esibito senza trucchi e imbottiture, ma non per ciò meno malizioso o sensuale. Per le sue "belle di notte" Gabriel nuntius sceglieva tessuti raffinati e leggerissimi, le rifiniture erano sempre più ricercate e il trucco - sceglieva anche quello - doveva accentuare il languore dello sguardo. Alcune di queste vesti sono ora esposte nel Museo d'Annunzio segreto al Vittoriale, altre sono ancora conservate nella Stanza delle Ospiti, l'ambiente che il Poeta creò per accogliere le poche donne cui era consentito fermarsi a dormire nella Prioria. In questo libro, Lorenzo Capellini, ha saputo liberarle: sia quelle donne, sia le loro vesti. Se spostare abiti e vestaglie dagli armadi e dalle vetrine è stato facile, difficile era dare loro vita. Non bastava farle indossare a una donna, o ragazza, bella. Lorenzo è riuscito - con la semplicità della sua arte e della sua tecnica, con la sensibilità del suo solo occhio e dei suoi sentimenti - a evitare il rischio della forzatura o, peggio, del ridicolo. Poteva riuscirci solo un grande fotografo, un uomo che ama e conosce le donne, un appassionato di d'Annunzio e del Vittoriale.» (dal testo di Giordan
"All the women of d'Annunzio - loved or not - had to wear the outfits chosen by him, they had to be refined as the ladies he portrayed in the Roman worldly chronicles. The women, however, were freed from the torment of busts, whale splints, strings, severe ankle boots. Her legs were finally flaunted, wearing short, swaying dresses, while the first half-thigh-high swimsuits appeared on the beach. The female body is exhibited without makeup and padding, but no less mischievous or sensual. For his "beautiful at night" Gabriel nuntius chose refined and very light fabrics, the finishes were more and more refined and the makeup - he also chose that - had to accentuate the languor of the look. Some of these robes are now on display in the Secret Annunzio Museum at the Victory, others are still preserved in the Guest Room, the environment that the Poet created to accommodate the few women who were allowed to sleep in the Priory. In this book, Lorenzo Capellini, has been able to free them: both those women and their garments. If moving clothes and dressing gowns from the closets and windows was easy, it was difficult to give them life. It wasn't enough to make a woman, or girl, look good. Lorenzo managed - with the simplicity of his art and technique, with the sensitivity of his only eye and his feelings - to avoid the risk of forcing or, worse, ridicule. Only a great photographer could do it, a man who loves and knows women, a fan of d'Annunzio and the Victory." (from Giordan's text