Terra d'ombra. Colonialismi italiani e clandestini in patria - 9788895677460

Terra d'ombra. Colonialismi italiani e clandestini in patria: Dopo l'8 settembre 1943 non soltanto l'esercito e le istituzioni sbandarono; l'Italia si ritrovò acefala e senza una conduzione; ma i nostri connazionali che si erano stabiliti - per scelta o perché le traversie ce li avevano sorpresi - nelle nostre colonie, divennero figli di nessuno. Disagi colsero anche chi si ritrovò in Istria; o fu espulso dall'oggi al domani dalla Libia; viveva in territori ove il clima, per gli italiani, era cambiato; o decise, semplicemente, di tornare perché, in fondo, l'Italia era sempre casa sua. Costoro si ritrovarono, chi più chi meno, stranieri in patria. E sorte infelice ha toccato molti nati da unioni "miste", italiani solo sulla carta. Lo stato repubblicano, sorto dalle ceneri del conflitto, cercò di porre riparo ai disagi dei "ritornati"; tuttavia, dal punto di vista dell'integrazione, le difficoltà non mancarono. Chi parte non torna mai come prima. Aver respirato l'aria dell'Egeo o mangiato troppo a lungo il cous cous, trasforma un po' il simile, almeno agli occhi di chi non si è mai mosso di casa?
After the September 8, 1943 not only the army and institutions conquistadors without compassion; the headless and Italy found itself without a family; but our countrymen who had settled-by choice or because of the hardships they had surprised-in our colonies, became somebody else's kids. Hardships they also who found himself in Istria; or was expelled from overnight from Libya; lived in territories where the climate, for Italians, had changed; or decided simply to go back because, after all, the Italy was always his home. They found themselves, more or less, foreigners at home. And unhappy fate has touched many born from mixed marriages, Italians on paper only. Republican State, risen from the ashes of conflict, sought to remedy the hardships of "back"; However, from the point of view of integration, the difficulties were not lacking. Those who leave never returns as before. I breathed the air of the Aegean or ate too long the cous cous, becomes a bit similar, at least in the eyes of those who never moved away?