- Libreria
- >
- Libri
- >
- Biografie
- >
- Autobiografie generali
- >
- Ho toccato l'Italia col piede destro. La vita controcorrente di un giornalista...
Ho toccato l'Italia col piede destro. La vita controcorrente di un giornalista che ha sempre creduto nei suoi sogni - 9788874244829
di Federico Guiglia edito da Aliberti, 2009
- € 15.00
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Ho toccato l'Italia col piede destro. La vita controcorrente di un giornalista che ha sempre creduto nei suoi sogni
- Autore: Federico Guiglia
- Editore: Aliberti
- Collana: Clio
- Data di Pubblicazione: 2009
- Genere: giornalismo, editoria, giornali
- Pagine: 215
- Dimensioni mm: 210 x 213 x 20
- ISBN-10: 8874244827
- ISBN-13: 9788874244829
Ho toccato l'Italia col piede destro. La vita controcorrente di un giornalista che ha sempre creduto nei suoi sogni: In questo libro Federico Guiglia, giornalista e volto televisivo (dal settembre 2008 conduce ogni sera con Lilli Gruber Otto e Mezzo su La7), racconta la sua vita da romanzo. Lo fa "in presa diretta" con una scrittura profonda e coinvolgente che rivela una storia incredibile: la storia di un italiano dei due mondi, nato e cresciuto in Uruguay da padre mantovano e madre sudamericana, che arriva in Italia a tredici anni quasi da clandestino. Scappato, letteralmente, da Montevideo con il papa e i fratellino dopo il divorzio conflittuale dei genitori. Nel libro Guiglia parla della sua infanzia latino-americana piena di colori e di sacrifici, ma con un sogno: "Andare in Italia". "Nessuno mi ha mai regalato niente" scrive il giornalista, ripercorrendo l'adolescenza a Merano negli anni dello scontro politico fra destra e sinistra. Molti gli incontri decisivi nella vita di Federico Guiglia. Uno su tutti, quello con Indro Montanelli, alle cui scuola milanese del "Giornale" ha mosso i primi passi nel mondo del giornalismo come professione. Ma il racconto è pieno di retroscena e di riflessioni sui principali protagonisti che Guiglia ha conosciute e intervistato fra prima e seconda Repubblica. E un lungo viaggio che passa da Machu Picchu alla Patagonia, da Londra a Berlino, da Tokyo a Helsinki, da Gerusalemme a Bucarest, a Madrid, agli Usa. Il filo rosso che attraversa tutti i capitoli è l'amore per l'Italia, dove il giornalista è riuscito a coronare i suoi sogni.
Recensioni Scrivi la tua recensione del libro "Ho toccato l'Italia col piede destro. La vita controcorrente di un giornalista che ha sempre creduto nei suoi sogni"
Il sole nero. Dall'esilio cubano, sette storie contro Fidel
libro di Guiglia Federico
edizioni Liberal Libri collana Liberallibri
-5%
Il sole nero. Dall'esilio cubano, sette storie contro Fidel
libro di Guiglia Federico
edizioni Le Lettere collana In campo aperto
Dov'è la vittoria. Racconti della grande guerra in un viaggio nel tempo tra i suoi monumenti in Italia. Cent'anni dopo
libro di Guiglia Federico
edizioni Parco Esposizioni Novegro
Garibaldi «el libertador». Vita e leggenda di un italiano che ha fatto la storia. I suoi sette anni in Uruguay (1841-1848)
libro di Guiglia Federico
edizioni Parco Esposizioni Novegro
-5%
Il colore del nome. Storia della mia famiglia. Cent'anni di razzismo coloniale e identità negate
libro di Longhi Vittorio
edizioni Solferino
-5%
Novant'anni. A scuola di vita
libro di Villone Domenico
edizioni Effatà Editrice collana Vita-grafie
-5%
Qualcuno in qualche luogo
libro di Williams Donna
edizioni Armando Editore collana Medico-psico-pedagogica
-5%
Memorie di un'orologiaia
libro di Struthers Rebecca
edizioni Garzanti collana Saggi
-5%
Memorie di un condannato a morte
libro di Federzoni Luigi
edizioni Le Lettere collana Il filo della memoria
Recensioni Scrivi la tua recensione del libro "Ho toccato l'Italia col piede destro. La vita controcorrente di un giornalista che ha sempre creduto nei suoi sogni"
Più che una recensione, questa è una richiesta che faccio a Federico Guiglia. Puo parlarcidel’ultimo ibro suo? "Quote rosa bianche e verdi" Magari ci può anche raccontare qualcosadela sua vita. Se nedicono tante sudi ei, che entrerà in politica, io sperodi no, che si farà un film sul suo penultimo ibro. Cosa hada raccontarci?
Questo ibro è meraviglioso. ’ho etto, riletto e ’ho fatto eggere ai miei figli e a tutte e persone che conosco. E’ ammirevole quanto possa essere stata sacrificata a vitadi questo Guiglia.da esempio per tutti. In special modo per chi spera sempre nela raccomandazione, nel’aiutodi un amicodel papà odel nonno. eggendo quest’ opera mi è venuta vogliadi faredi più. Mi è servito per spronare me e chi mi sta vicino. Peccato che non se ne parli: Come mai sui giornali nazionali non eggo nessuna recensione? Non è possibile. Ci sono altri ibri che fanno schifo ed hanno un seguitodai critici etterari incredibile. ciaoooo
Per me appassionatodi ibri non poteva mancare nela mia colezione un ibro così. Si egge tuttod’un fiato. Non vedevo ’oradi tornaredal avoro per continuare a eggerlo. Certo che accipicchia, chi ’avrebbe maidetto che sarebbe riuscito ad arrivare così in alto. E’da stimolo per i giovani. ’hodetto pure a mio figlio. Studia, avora, fai sacrifici e nondovrai rendere conto a nessuno. Antonio
Ho regalato questo ibro a Natale ad un mio amico. o ha etto in pochi giorni!!Non pensavo fosse così belo. Sono contentodi averlo regalato, ne ho comprate altre copie per farne omaggio. Accidenti che vita avventurosa questo giornalista!!! Sperodi poterlo incontrare in giro per ’Italia e fargli un paiodidomande. Tipo questa. Se ’autore non fosse arrivato in Italia, avrebbe fatto o stesso il giornalista? Saluti e grazie