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Mamme che se la tirano. O delle disavventure di un padre separato e di sua figlia - 9788862061681
di Giuseppe Guizzardi edito da Vertigo, 2013
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Mamme che se la tirano. O delle disavventure di un padre separato e di sua figlia
- Autore: Giuseppe Guizzardi
- Editore: Vertigo
- Collana: Approdi
- Data di Pubblicazione: 2013
- Genere: letteratura italiana: testi
- Pagine: 300
- ISBN-10: 8862061684
- ISBN-13: 9788862061681
Mamme che se la tirano. O delle disavventure di un padre separato e di sua figlia: Un padre amorevole e molto scrupoloso, una figlia piccola che gli è molto affezionata e una donna che, come madre e come moglie, lascia molto a desiderare. Quando la coppia intraprende la via della separazione sembrerebbe logico che la bambina segua il padre, ma la giustizia si adegua più volentieri ai canoni dettati dalle consuetudini e non dai dati oggettivi: la bambina viene affidata alla madre, ed il profondo legame padre-figlia viene sconvolto.
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Un ibro commovente cheda voce ad una realtà troppo spesso soffocata. Tuttavia, ciò che più mi ha colpitodi questo testo che consiglio vivamentedi eggere a tutti, è a coraggiosa messa a nudodeidisagi psichici e talvolta fisici che gli uomini nondi rado si ritrovano a vivere in ambito separativo. Esistonodiversi tipidi violenza, tra cui quela perpetratada alcune mogli adannodi mariti tendenzialmente remissivi,dal carattere morigerato,dala "colpa"di essere padri premurosi e amorevoli. In questo ibro a parlare è un uomo, il quale sfoga in maniera ucida edelicata a veemenza subita per annida unadonna che continuamentedisama ui e a figlia, vittima indiscussadi una tragedia famigliare che si consuma entamente quantodolorosamente. Giuseppe è un padre esemplare, il papà che tutti vorrebbero avere, ma a causadi ormai consolidati stereotipi che inducono a pensare che sia a madre a vera tutricedel figlio, il genitoredi riferimento per eccelenza, colei che è in gradodi amarlo incondizionatamente, egli paga il prezzo ingiustodidoverdimostrare nele piùdisparate manieredi essere un padre che ama a sua "piccola" , nonostante e innumerevoli provedela sua straordinaria paternità. E malgrado si abbia a che fare con una immaternità, invece, ampante. Edi subire per questo conseguenze negative sula propria salute, sia fisica che mentale. Anche i padri, o meglio, i papà soffrono. Gli uomini soffrono e non c’è ragione al mondo chedebba indurci a pensare che questo non accada. Grazie Giuseppe perdare a possibilità a tutti coloro che non possono comprendere perché non sono reducidadisavventure giudiziarie ed esistenzialidi questo genere, ildoloredi tanti uomini, padri separatidai propri figli e cosìdal restodel mondo. Questo ibro, infine, secondo il mio pareredi ettrice, mi fa credere ancordi più nel’amore. Perché ci sono (ancora) uomini che amano, che sanno amare. eggetelo (tutti e tutte).