I grandi fotografi. Ediz. illustrata - 9788806227500

I grandi fotografi. Ediz. illustrata: "Ridurre circa 180 anni di produzione fotografica (si pensi che il solo Cartier-Bresson produsse di più di mezzo milione di negativi in un'unica vita) a meno di quaranta nomi, significa che le biografie presentate qui appartengono a coloro che sono passati alla posterità. I trentotto artisti rappresentati in queste pagine hanno tutti creato immagini straordinarie servendosi della fotografia. Ma non sono assolutamente i soli grandi fotografi esistenti. Lo scopo di raccontare queste vite è quello di rammentare al lettore alcuni dei piaceri e dei valori della biografia nel suo rapporto con la storia dell'arte: non solo la sua accessibilità e il suo interesse, ma anche il suo ruolo di correttivo alla moda attuale delle cronologie (con la loro natura sedicente fattuale). Spero che questi brevi saggi aiutino a controbilanciare l'idea dominante secondo cui la biografia è anti intellettuale. Anche se l'aforisma classico ars longa, vita brevis continua a essere attuale, ora siamo meno inclini a concepire la vita e l'opera di un artista in opposizione tra loro, e le vediamo entrambe come l'arena in cui si modellano, si forgiano e si creano forme nuove con il loro irresistibile slancio vitale".
"Reduce approximately 180 years of photographic production (think that Cartier-Bresson produced more than half a million negatives in a single life) less than forty names, means that the biographies presented here belong to those who have gone to seed. Thirty-eight artists represented in these pages were all created using the amazing images photography. But I'm definitely not the only existing photographers. The purpose of telling these lives is to remind the reader some of the pleasures and values of the biography in its relation with the history of art: not just its accessibility and interest, but also its role as the current fashion of corrective timelines (with their alleged factual nature). I hope these brief essays help to counterbalance the dominant idea that the biography is anti intellectual. Although the classic aphorism "ars longa, vita brevis continues to be current, we are now less likely to conceive the life and work of an artist in opposition to each other, and we see them both as the arena in which you shape, are forged and create new forms with their irresistible ??lan vital".