La madre di tutti i maiali - 9788828200222

La madre di tutti i maiali: La famiglia cristiana dei Sabas vive in un piccolo paese della Giordania, che ha sperimentato nella sua storia ogni sorta di minacce e invasioni. Qui Hussein, ufficiale dell'esercito in pensione e titolare di una macelleria, si è lanciato in un business assai redditizio: su istigazione dello zio Abu Za'atar, personaggio equivoco dotato di un infallibile fiuto per gli affari, soprattutto se poco puliti, ha messo in piedi un allevamento di maiali in cui regna, quasi divina, una gigantesca scrofa. Attorno a Hussein, un variegato universo femminile, che oscilla tra due estremi: Fadhma, la matriarca, custode dell'antico ordine sociale, ma dotata anche di una sensibilità accogliente e inclusiva, e Samira, la sorella, attivista nei campi dei profughi siriani, combattuta tra la fedeltà ai principi famigliari e una nuova via, costellata di pericoli e diffidenze, verso l'emancipazione. L'entrata in scena di Muna, la cugina nata e cresciuta negli Stati Uniti, e di Mustafa, ex soldato ai comandi di Hussein prestato per un periodo allo jihadismo, fa esplodere le contraddizioni latenti all'interno del clan dei Sabas, trascinando i protagonisti verso un sanguinoso e grottesco epilogo.
The Sabas Christian family lives in a small town in Jordan, which has experienced all sorts of threats and invasions in its history. Here Hussein, a retired army officer and butcher's shop owner, launched himself into a very lucrative business: at the instigation of his uncle Abu Za'atar, a misunderstanding with an infallible business acumen, especially if unclean, he put in feet a pig farm in which reigns, almost divine, a gigantic sow. Around Hussein, a diverse female universe, which oscillates between two extremes: Fadhma, the matriarch, guardian of the ancient social order, but also endowed with a welcoming and inclusive sensibility, and Samira, the sister, activist in the Syrian refugee camps, torn between fidelity to family principles and a new path, studded with dangers and mistrust, towards emancipation. The entry of Muna, the cousin born and raised in the United States, and Mustafa, a former soldier under Hussein's command lent for a time to jihadism, explodes the latent contradictions within the Sabas clan, dragging the protagonists towards a bloody and grotesque epilogue.