Le tre porte - 9788896317181

Le tre porte: Non è facile diventare grandi nella nuova Cina a metà strada tra capitalismo e comunismo: questo sembra dirci il protagonista del romanzo d'esordio di Han Han, che fu letto in Cina da milioni di giovani portati a riconoscersi nelle esilaranti e sconfortanti avventure del quindicenne Lin Yuxiang alle prese con uno dei tre esami che spalancano, o sbarrano, le porte del liceo superiore e dell'università. Caustico e tagliente, Han Han ci mostra con dovizia di particolari una società corrotta e senza speranza. Non c'è alcuna saggezza a indicare una via: compagni di scuola uno più disadattato dell'altro, insegnanti che sembrano vivere sulla Luna, una coppia di genitori con troppe distrazioni per la testa introducono a un ritratto vivido e beffardo del sistema scolastico cinese come mai era stato mostrato fuori dal Paese. Dentro a una babele di linguaggi senza fine: è difficile conciliare gli insegnamenti dei classici della letteratura cinese, che Yuxiang cita a proposito e a sproposito, con i dettami dei burocrati di partito, e gli slogan della propaganda comunista cozzano con la furente esigenza di esaltare lo spirito imprenditoriale, la concorrenza, la lotta per emergere che è la stessa scuola in Cina a proporre come modello di riferimento. E non è nei testi del pop rock taiwanese e della pubblicità né in una cultura occidentale d'accatto che Yuxiang può trovare certezze.
It's not easy growing up in new China midway between capitalism and Communism: this seems to tell us the protagonist of the first novel by Han Han, which was read in China by millions of young people brought to recognize themselves in hilarious and heartbreaking tale of 15-year-old Lin Yuxiang grappling with one of the three tests that open wide, or stand, the doors of the upper secondary school and University. Caustic and sharp, Han Han shows us in great detail a corrupt society and without hope. There is no wisdom to indicate a street: classmates one more misfit than the other, teachers who seem to live on the Moon, a couple of parents with too many distractions for head lead into a vivid portrait and mocking of the Chinese education system as it ever had been shown outside the country. In a Babel of languages without end: it is difficult to reconcile the teachings of the classics of Chinese literature, which mentions and inappropriately with Yuxiang the dictates of party bureaucrats and communist propaganda slogans clash with furious need to enhance entrepreneurship, competition, struggle to emerge that is the same school in China to propose as a reference model. And it's not in the texts of taiwanese pop rock and advertising nor in a Western culture of borrowed that Yuxiang can find certainties.