Falso movimento - 9788860884480

Falso movimento: Scritto nel 1974 nello stile scarno del "racconto per film", Falso movimento riprende il tema goethiano degli anni di pellegrinaggio e apprendistato di Wilhelm Meister e lo condensa nel viaggio dallo Schleswig-Holstein alle Alpi Bavaresi del giovane protagonista, Wilhelm. Durante il viaggio, Wilhelm conosce un vecchio suonatore ambulante e la sua piccola compagna di avventure, Mignon; un'attrice, Therese; Bernhard, svizzero e poeta. Nasce così una piccola comunità che dialoga, monologa, a volte semplicemente cammina in silenzio. E in un confronto scarno, essenziale, si precisa la vocazione del giovane protagonista: diventare scrittore. Per Wilhelm, però, ogni contatto con l'esterno è un ostacolo alla scrittura poiché questa, per non essere falsa, deve rigorosamente escludere ogni immagine che non provenga dall'intimo. Ed ecco animarsi il dibattito tra Wilhelm e i compagni di viaggio che gli rimproverano il suo programmatico distacco, interpretandolo come una fuga dalla realtà. In questo confronto, Handke chiarisce la sua posizione; muoversi fuori da una rigorosa dialettica interno-esterno significa fare un movimento falso, che non coglie l'essenza delle cose. Ecco perché dunque anche il viaggio che Wilhelm ha intrapreso è un falso movimento finché resta un viaggio all'esterno e non all'interno di se stessi. E infatti la vocazione di Wilhelm giungerà a realizzarsi nella quiete della Zugspitze, alla fine del viaggio e all'inizio della vita, il movimento vero e tanto atteso.
Written in 1974 skinny style "story in film", false movement takes up the theme of Goethe's Wilhelm Meister's apprenticeship and years of pilgrimage and condenses in the journey from Schleswig-Holstein to the Bavarian Alps the young protagonist, Wilhelm. During the trip, Wilhelm knows an old busker and her little companion of adventures, Mignon; an actress, Therese; Bernhard, Swiss and poet. The result is a small community that communicates, javert soliloquizes his confusion, sometimes simply walk in silence. And in a comparison Gaunt, essential, please note the vocation of the young protagonist: to become a writer. For Wilhelm, however, all contact with the outside is an obstacle to writing because this, in order not to be false, must strictly exclude any image that does not come from the depths. And here's to animate the debate between Wilhelm and fellow travelers who reproach him his programmatic detachment, interpreting it as an escape from reality. In this comparison, Handke clarifies its position; moving off from a rigorous internal-external dialectic means making a false movement, which misses the essence of things. That's why even the journey which Wilhelm undertook is a false movement as long as it remains a trip outside and not within themselves. And indeed the vocation of Wilhelm will come to fruition in the quiet of the Zugspitze, at the end of the journey and the beginning of life, the true and long-awaited.