Musica e coesistenza. Un viaggio alla ricerca di musicisti che fanno la differenza - 9788899706371

Musica e coesistenza. Un viaggio alla ricerca di musicisti che fanno la differenza: La musica può aiutare a sanare le ferite di una società e a costruire ponti fra culture differenti? Per rispondere a questa domanda, Osseily Hanna ha percorso più di 240.000 chilometri in tre anni, ha visitato 15 Paesi e diverse regioni critiche del mondo, afflitte da forti tensioni sociali e politiche. "Musica e coesistenza" documenta importanti progetti sociali e nuovi modi di interpretare il benessere, la bellezza e, soprattutto, l'arte. L'autore ha raccolto molteplici testimonianze di musicisti desiderosi di infrangere preconcetti sociali limitanti e di creare un dialogo basato su messaggi di pace e fratellanza. Si spazia, così, per esempio, dalla testimonianza di un gruppo folk turco che celebra la diversità linguistica e culturale esistente nel Paese da secoli, ma repressa fino alla metà degli anni Novanta dal governo, a quella di un coro misto di bianchi e neri impegnato a promuovere il rispetto reciproco, indipendentemente dal colore della pelle e nonostante le tensioni razziali tuttora esistenti a vent'anni dalla fine dell'apartheid. Il filo rosso che accomuna tutte queste esperienze è il raro coraggio, l'immensa vitalità, e l'ostinazione nel ricercare attraverso la musica uno strumento di dialogo e la possibilità di trasformare le realtà attuali verso società più libere.
Can music help heal a society's wounds and build bridges between different cultures? To answer this question, Osseily Hanna traveled more than 240,000 kilometers in three years, visited 15 Countries and various critical regions of the world, plagued by strong social and political tensions. "Music and coexistence" documents important social projects and new ways of interpreting wellbeing, beauty and, above all, art. The author has collected many testimonies of musicians eager to break limiting social preconceptions and to create a dialogue based on messages of peace and brotherhood. It ranges, for example, from the testimony of a Turkish folk group celebrating the linguistic and cultural diversity existing in the Country for centuries, but repressed until the mid-Nineties by the Government, to that of a mixed chorus of whites and blacks committed to To promote mutual respect, irrespective of the color of the skin and despite the racial tensions that still exist twenty years after the end of apartheid. The Red thread that unites all these experiences is the rare courage, the immense vitality, and the obstinacy in researching through music an instrument of dialogue and the possibility of transforming the present realities towards more free societies.