Via dalla pazza folla - 9788876258527

Via dalla pazza folla: "Via dalla pazza folla" narra le appassionanti vicende di Gabriel Oak, un giovane la cui vita viene sconvolta dall'inatteso arrivo dell'affascinante Bathsheba, bellezza orgogliosa e nullatenente di cui s'innamora. Quando le chiede di sposarlo lei lo rifiuta, ma i loro destini tornano a incrociarsi: mentre lei eredita una fattoria dallo zio, lui perde tutti i suoi averi in una notte di tempesta. Si ritrova cosi costretto a lavorare per Bathsheba e a contendersi le sue attenzioni con altri due uomini. Se un romanzo può essere completamente intriso d'amore, ebbene questo lo è. Un amore per tutto, e non solo per le cose vive: per le melodie polifoniche del vento e per il linguaggio delle stelle, per le piante e per i colori, per il tempo che passa da un sorriso a una minaccia, per la fragilità della vita o per l'incanto di un gioco di luci. E, soprattutto, per la misteriosa algebra dei sentimenti umani. In questo scenario in cui tutto ha un'anima, o sembra proprio averla, si muovono i personaggi di un ambiente rurale, quello tanto amato da Hardy; e ci accorgiamo che proprio in quell'ambiente è forse possibile scoprire meglio il vero funzionamento, quello più riposto, della condizione umana. Perché è nella natura, dentro la natura e, appunto, via dalla pazza folla, che l'essere umano riesce a mettere a nudo la sua vera anima. I personaggi possono essere contadini o mercanti, ricchi agricoltori o servette, ubriaconi o bigotti, donnine impaurite o tipacci arroganti, amanti folli o fedeli innamorati, ma fra tutti emerge maestosa l'eroina del romanzo: donna sensibile, bella, intelli
"Away from the Crazy Crowd" tells the exciting story of Gabriel Oak, a young man whose life is turned upside down by the unexpected arrival of the charming Bathsheba, a proud and nothing-if beauty he falls in love with. When he asks her to marry him, she refuses him, but their fates come back to cross: while she inherits a farm from her uncle, he loses all his possessions on a stormy night. He finds himself forced to work for Bathsheba and compete for attention with two other men. If a novel can be completely imbued with love, then it is. A love for everything, and not only for living things: for the polyphonic melodies of the wind and for the language of the stars, for plants and for colors, for the time that passes from a smile to a threat, for the fragility of life or for the enchantment of a play of lights. And, above all, for the mysterious algebra of human feelings. In this scenario in which everything has a soul, or seems to have it, move the characters of a rural environment, the one so loved by Hardy; and we realize that it is perhaps in that environment that it is possible to better discover the true functioning, the one most stored, of the human condition. Because it is in nature, inside nature and, precisely, away from the crazy crowd, that the human being manages to lay bare his true soul. The characters may be peasants or merchants, rich farmers or servants, drunkards or bigots, frightened women or arrogant fools, crazy lovers or faithful lovers in love, but among all emerges majestic heroine of the novel: sensitive woman, beautiful, intelligent