Virgilio nella Bann valley - 9788889832509

Virgilio nella Bann valley: «Perché la poesia faccia sentire la propria presenza, perché rimanga una costante nella consapevolezza, non è necessario conoscere un gran numero di testi. Pochi versi possono bastare per una vita intera, sempre presenti tra le quinte, come suggeritori in attesa. Ogni volta che li si richiama, qualcosa riprende vita e nitidezza o si rafforza o brilla o forse duole. Oppure fa tutto questo insieme, come accade a me quando ripeto alcuni tra i versi più conosciuti dell'Eneide... e allo stesso modo mi commuovo quando ricordo come Virgilio evoca l'ombra verde di quel gran faggio, nei primi versi delle Bucoliche e negli ultimi delle Georgiche» (l'autore)
"For poetry to make its presence felt, for it to remain a constant in awareness, it is not necessary to know a large number of texts. A few verses can suffice for a lifetime, always present in the wings, as prompters waiting. Every time you call them back, something comes back to life and sharpness or strengthens or shines or perhaps hurts. Or he does all this together, as happens to me when I repeat some of the best known verses of the Aeneid... and in the same way I am moved when I remember how Virgil evokes the green shadow of that great beech, in the first verses of the Bucolics and in the last of the Georgics » (the author)