Sociologia della vita quotidiana - 9788895563954

Sociologia della vita quotidiana: Una riflessione segnata dalla profonda diffidenza verso ogni forma di assunto dogmatico, un'utopia razionale che vuole aprirsi al futuro e accettare la modernità. Questa è la profonda convinzione di Àgnes Heller. Una filosofia "radicale", cioè una forma di politica che si ammanta di un abito filosofico: "per principio, ogni filosofia è radicale. Lo è perché opponendosi al pensiero ordinario, ci indica che quanto crediamo vero non lo è affatto, e ciò che riteniamo giusto è solo un'opinione". "Sociologia della vita quotidiana" è una delle sue opere principali: la Heller afferma che i "bisogni" sono il punto di avvio per capire le trasformazioni sociali. La filosofa, infatti, non deve più partire dalla stratificazione sociale, poiché "i bisogni umani non possono essere stratificati". In contrasto con la tradizione filosofica moderna, che ha origine in Kant, secondo cui i bisogni sono quantificabili, la Heller sostiene che i bisogni dell'uomo possono essere divisi in due categorie. Da una parte vi sono i bisogni alienanti, che riguardano il possesso di beni, soldi e potere. Essi hanno una natura quantitativa, che non lascia mai appagati. Dall'altra vi sono i bisogni che attengono alla più intima radice dell'uomo. E, per questo motivo, la Heller li chiama bisogni "radicali". Essi riguardano l'introspezione, l'amicizia, l'amore, la convivialità ed il gioco. La loro natura non è quantitativa ma qualitativa: ciò che conta è la loro profondità, non la loro estensione.
A debate marked by deep distrust of any form of hired dogmatic, rational utopia that wants to open up to the future and accept modernity. This is the profound conviction of Agnes Heller. A "radical" philosophy, i.e. a form of politics that is cloaked in a philosophical dress: "in principle, every philosophy is radical. It is because opposing the ordinary thought, shows us that because we believe it's not true, and what we believe is right is just an opinion ". "Sociology of everyday life" is one of his major works: the Heller States that "needs" are the starting point for understanding the social changes. The philosopher should not leave social stratification, as "human needs cannot be laminated." In contrast with the modern philosophical tradition, which originated in Kant, according to where the needs are quantified, Heller argues that human needs can be divided into two categories. On the one hand there are alienating needs, involving the possession of goods, money and power. They have a quantitative nature, which never leaves your own fault. On the other are the most intimate of human needs relating to root. And, for this reason, the Heller calls them "radical" needs. They relate to introspection, friendship, love, togetherness and play. Their nature is not quantitative but qualitative: what matters is their depth, not their extension.