Prendersi cura degli altri. Pazienti, medici, infermieri e la sfida della malattia. Nuova ediz. - 9788833532189

Prendersi cura degli altri. Pazienti, medici, infermieri e la sfida della malattia. Nuova ediz.: Sempre più spesso la cronaca riporta casi di «malasanità». Errori diagnostici, interventi mal realizzati, attese lunghissime, condizioni igieniche approssimative suscitano sdegno e sconcerto nell'opinione pubblica. E anche medici e infermieri denunciano condizioni di lavoro difficili, risorse non adeguate, stipendi non gratificanti. Tutto ciò, però, è solo la punta di un iceberg - la cura dei malati, degli anziani, dei soggetti più deboli, che è forse la questione sociale e culturale più importante dei nostri tempi. Per molto tempo Marie de Hennezel è stata a stretto contatto con pazienti e dottori, con familiari di pazienti e infermieri, dentro ospedali, cliniche, residenze per anziani. Ha voluto toccare con mano come si vive e si lavora in questi luoghi, per capire, innanzitutto, e anche per individuare delle alternative, delle possibili soluzioni. Gli interrogativi che solleva ci riguardano tutti, come individui e come comunità: gli ospedali (e le strutture a essi assimilabili) sono ancora il luogo dove ci si prende cura di persone in difficoltà oppure sono soltanto macchine amministrative o aziende preoccupate di far quadrare i loro bilanci? I malati e le loro famiglie sono semplici utenti di un servizio o devono essere al centro di una relazione fatta di capacità di accoglienza, sensibilità, comprensione? E, infine, chi si preoccupa dei bisogni di medici e infermieri, spesso sottoposti a un severo stress emotivo? L'ospedale, scrive la De Hennezel, ha un senso solo se non smarrisce la sua natura di luogo umano, nel quale le speranze degli uni trovano riscontro nell'impe
Increasingly, the news reports cases of 'bad health'. Diagnostic errors, poorly realized interventions, very long waits, approximate hygienic conditions arouse outrage and dismay in public opinion. And doctors and nurses also report difficult working conditions, inadequate resources, unrewarding salaries. All this, however, is just the tip of the iceberg - the care of the sick, the elderly, the most vulnerable, which is perhaps the most important social and cultural issue of our time. For a long time Marie de Hennezel has been in close contact with patients and doctors, with family members of patients and nurses, inside hospitals, clinics, residences for the elderly. He wanted to see first-hand how we live and work in these places, to understand, first of all, and also to identify alternatives, possible solutions. The questions it raises concern us all, as individuals and as a community: hospitals (and similar facilities) are still the place where we take care of people in need or are they just administrative machines or companies concerned with make ends meet? Are the sick and their families mere users of a service or should they be at the heart of a relationship of capacity for acceptance, sensitivity, understanding? And finally, who cares about the needs of doctors and nurses, often subjected to severe emotional stress? The hospital, writes De Hennezel, only makes sense if it does not lose its nature as a human place, in which the hopes of some are reflected in the