Le religione del laico - 9788837229887

Le religione del laico: Collocato tra le ortodossie e la critica radicale alla religione, tra lo scandalo delle divisioni fratricide tra Chiese, delle guerre di religione, e lo scetticismo libertino e ateo, Herbert di Cherbury - statista e filosofo inglese (1582-1648) - delinea un'autentica terza via nel dominio religioso che fa di lui, come già Wilhelm Dilthey aveva colto, l'esponente di quella linea speculativo-teologica «trascendentale o spiritualista» che, dal Cinquecento in poi, muovendo dal teismo rinascimentale e dalla mistica, aveva dichiarato l'universalità della rivelazione, il primato della coscienza e del lumen Dei in essa inscritto sul dogma e sulle istituzioni. Herbert, in questo senso, scrive Dilthey, è colui che «primo tra tutti nell'Europa cristiana pose le basi dell'autonomia della coscienza religiosa mediante l'analisi della capacità conoscitiva in materia di religione». Tra le sue opere ricordiamo, oltre a De religione laici (1645) - qui tradotto e commentato da Gabriella Bartalucci -, De ventate (1624), De religione gentilium (postumo, 1663) e l'Autobiografia (postuma, 1769). Roberto Celada Ballanti.
Placed between the orthodoxies and radical criticism to religion, between the scandal of fratricidal divisions between churches, religious wars, and scepticism libertine and an atheist, Herbert of Cherbury-English statesman and philosopher (1582-1648)-a genuine third way outlines in the religious domain which makes him, as Wilhelm Dilthey had grasped, the exponent of that speculative theological line ??transcendental or spiritualist " , from the sixteenth century onwards, moving from theism and Renaissance mysticism, had declared the universality of revelation, the primacy of conscience and the lumen Of inscribed in it on the dogma and institutions. Herbert, in this sense, writes Dilthey, is the one who "first and foremost in Christian Europe laid the foundations of the autonomy of religious consciousness by examining cognitive capacity in matters of religion." Among his works, besides De religion laici (1645)--here translated and commented by Gabriella Babs-winds (1624), De, De religione gentilium (posthumous, 1663) and autobiography (posthumously, 1769). Roberto Casanova Ballanti.