Incontri alla fine del mondo. Conversazioni tra cinema e vita - 9788875219529

Incontri alla fine del mondo. Conversazioni tra cinema e vita: Cineasta, esploratore, poeta, visionario. Tutti questi tratti si fondono organicamente in una delle figure più originali, irriducibili e creative del panorama cinematografico contemporaneo. Famoso per i suoi film «estremi», Werner Herzog ne ripercorre in questo generoso libro-intervista la genesi, la lavorazione e l'impatto su critica e pubblico. Ma quel che più conta, per lui, è individuare lo strettissimo legame tra i suoi film e la sua vita, tanto stretto da far sì che i primi appaiano un naturale prolungamento e sviluppo della seconda. Perché ciò sia possibile, Herzog si tiene alla larga dai teatri di posa e dalle produzioni in provetta; si getta nel mondo e trasforma il set in un luogo avventuroso e pulsante. La freschezza, vivacità e apertura dello sguardo di Herzog rendono il libro un'affascinante occasione di incontro con terre e popoli remoti, un emozionante attraversamento della storia europea della seconda metà del Novecento, nonché una lucida riflessione teorica sul rapporto tra cinema di finzione e documentario, tra mondo dell'immaginario e realtà.
A filmmaker, Explorer, poet, visionary, anthropologist. All these traits are blended organically in one of the most original, creative and contemporary cinema scene's stalwarts: Werner Herzog. Famous for his film "extremes", Herzog narrates this bountiful book-interview the Genesis, processing and the impact on critics and audiences. But more importantly, for Herzog, is finding the tight bond between his films and his life, so close so that the first appear a natural extension and development of the second. For this to be possible, Herzog held away from stages and productions in specimen; flows into the world and transforms the set in a place adventurous and button. The book represents a clear theoretical reflection on the relationship between fiction and documentary, between the world of the imaginary and real. Most of the rumors about Herzog are unfounded. The total amount of false rumours and lies that circulate in reference to this man and his film is really awesome and has no analogues among other filmmakers, dead or alive. When, recently, I spent some time with Herzog, I confess to having desired sneakily dropping it contradictory to find flaws in his arguments, to discover a bunch of conflicting statements with each other. But it was all in vain. Of the two the a: o is a master of the lie or, more likely, told me the truth.