Le furie - 9788854518407

Le furie: Pubblicato postumo, Le furie ripercorre una vita vissuta con indomito furore fino alla tragica e prematura morte dell'autrice. Nata e cresciuta in una famiglia di «sirene», in cui ogni membro di sesso femminile sembra essere spuntato per partenogenesi, e in cui gli uomini sono relegati a «semplici, precarie comparse», la protagonista conduce un'esistenza imperniata sul rapporto conflittuale con una madre giovane, bellissima, fragile e amorevole, eppure al contempo malevola, instabile ed egoista. A questo legame indissolubile e tormentato si aggiungono via via altri affetti: quello per la bisnonna Mirabel, detta Angel, la grande nutrice, colei che districava e risolveva ogni problema e che aveva dato il via al matriarcato della famiglia; l'affetto per Emma, la nonna bohémienne, la ribelle fuggita di casa con il suo professore di arte; per la prozia Shrimp, vissuta nel disprezzo di sé e trincerata dietro un'ostinata solitudine e, infine, per la zia Constance, donna dalla bellezza inconsueta, da tutti conosciuta come «la piú bella ragazza di New York». Al tempo stesso angeli e gorgoni, le donne protagoniste di queste furibonde pagine si rivelano nella duplice natura di creature dolcissime e crudeli, benevole e sprezzanti: delle vere e proprie furie. Ultimo testamento di Janet Hobhouse "Le furie" è una potente confessione sulla follia dell'amore e sul vertiginoso caos dell'esistenza. Introduzione di Philip Roth.
Published posthumously, The Furies retraces a life lived with indomino fury until the tragic and untimely death of the author. Born and raised in a family of 'mermaids', in which every female member seems to have popped up for parthenogenesis, and in which men are relegated to 'simple, precarious extras', the protagonist leads a life centred on the conflicting relationship with a young mother, beautiful, fragile and loving, yet at the same time malevolent, unstable and selfish. To this indissoluble and tormented bond are gradually added other affections: that for the great grandmother Mirabel, called Angel, the great nurse, the one who extricated and solved every problem and who had started the matriarchy of the family; affection for Emma, the bohemian grandmother, the rebel who fled home with her art professor; for her great-aunt Shrimp, lived in self-loathing and entrenched behind a stubborn solitude and, finally, for Aunt Constance, a woman of unusual beauty, known by all as "the most beautiful girl in New York". At the same time angels and gorgons, the women protagonists of these furious pages reveal themselves in the dual nature of sweet and cruel creatures, benevolent and contemptuous: real furies. Janet Hobhouse's last will "The Furies" is a powerful confession about the madness of love and the dizzying chaos of existence. Introduction by Philip Roth.