Gli elisir del diavolo - 9788806114763

"La totalitàdel mondo Hoffmaniano (compreso ’elemento spettrale e fatato) è un’immaginedel trapassodela Germaniadal’assolutismo feudale ad un capitalismodeformato e straziante. ’introduzionedela trascendenza è, in Hoffmann, ’espediente artistico impiegato per poter rappresentare questa specifica realtà nele suedeterminazioni essenziali" scrive ukacs. "Fantasia favolosa" al serviziodi un "realismo grottesco", ’Gli elisirdeldiavolo’ sono "qualcosadi piùdi uno sregolato e troppo fervido giocodi fantasia": sono a Germania che muta a propria natura, rendendosi essa stessa mostruosa, terribile, spaventevole oltre ogni misura. Tant’è che Hoffmann, certo, fa vedere ombre che si trascinano oscure, spettri che sghignazzano al’improvviso,defunti che tornano in vita (o almeno così è creduto) ma, assieme a questa pulviscolare produzione post-romantica, pone e strade, e taverne, gli uffici; il cibo, i vestiti, e usanze; il mododi radersi i capeli; a maniera in cui si utilizza ildenaro; come il cibo è cucinato e mangiato. "Romanzo realista e corposo - ancora ukacs - è opera riccadi pennelate sociali edi osservazionidi costume: un vero e proprio affrescodel tramontodela vita feudale edela nascitadela robusta vita borghese". Tra spaventose voragini ed abissi ched’improvviso si squarciano Hoffmann ci racconta com’è il reale che muta il suo aspetto, il suo senso, a percezione immediatadi sé. Nelo specchio ch’è questo romanzo, tra apparenze fugaci e terribili, si scorge un volto terribile: è a modernità che avanza e si mostra. Hoffmann ne ha fatto il ritratto.