L'atelier. Courbet, l'Ottocento e il quadro del secolo - 9788860367402

L'atelier. Courbet, l'Ottocento e il quadro del secolo: Quando Courbet presentò il suo quadro "L'atelier" all'Esposizione universale di Parigi del 1855, il pubblico non lo capì e le reazioni oscillarono tra disprezzo e ironia. Del resto, l'intento del pittore non era certo quello di compiacere il pubblico parigino, semmai di irritarlo. Le critiche oggi si sono spente ma "L'atelier" resta un quadro difficile e perfino enigmatico; il dipinto chiave del secolo, nella lettura di Werner Hofmann, interamente proiettato al superamento di quella realtà che pure rappresenta. Il quadro di Courbet si presenta, nell'analisi meticolosa di Hofmann, come un trittico nascosto, in cui nella dialettica tra natura e storia che domina la scena è proprio la natura in definitiva ad acquistare una preminenza assoluta. Si tratta di una natura umanizzata, quella rappresentata dalla relazione tra il paesaggio sul cavalletto del pittore, la donna seminuda che gli sta dietro e il bambino che osserva. È lo stesso Courbet a offrire, secondo Hofmann, una formidabile chiave di lettura per ogni interpretazione del proprio dipinto, definendolo un'"allegoria reale": nel bel mezzo del presente profano, si manifesta l'utopia di una società futura. La scena reale acquista così una dimensione allegorica. E qui che si rivela il valore esemplare dell'Atelier, il quadro in cui si rispecchia l'intimo dissidio di un secolo, l'Ottocento, in cui la realtà e il proprio superamento non potevano più coesistere.
When Courbet presented his painting "l'Atelier" at the universal exposition in Paris in 1855, the public does not understand and the reactions they swung between contempt and irony. Moreover, the intent of the artist was not certain to please the Parisian public, if anything to irritate him. The criticism today went out but "l'Atelier" remains a difficult and even enigmatic framework; the key painting of the century, in the reading of Werner Hofmann, entirely projected upon exceeding of that reality which is. Courbet's painting looks, meticulous analysis of Hofmann as a triptych hidden, where in the dialectic between nature and history that dominates the scene is just nature ultimately purchase a absolute preeminence. It is a humanized nature, the one represented by the relationship between the landscape painter's easel, half-naked woman that stands behind and the child looking. And so Courbet to offer, according to Hofmann, a powerful key to any interpretation of the painting, calling it a "real allegory": in the middle of this profane, manifests the utopia of a future society. The real scene shop so allegorical dimension. And here it is revealed the exemplary value of the Atelier, in which is reflected the profound disagreement of a century, the nineteenth century, in which reality and their passing could no longer co-exist.