China blues. Viaggio nel paese dell'armonia precaria - 9788834317525

China blues. Viaggio nel paese dell'armonia precaria: "Si lavora troppo e si guadagna sempre meno... Dopo le riforme, l'assistenza sociale e i premi sono spariti, le ore di straordinario non vengono più pagate, la corruzione è aumentata. Qualche mese fa abbiamo scioperato. I media non ne hanno fatto cenno. Non abbiamo ottenuto niente... È chiaro che le riforme non procedono nella giusta direzione: in alto hanno favorito la corruzione dei funzionari del Partito, mentre in basso hanno approfondito le disuguaglianze e aumentato le difficoltà della vita". Chi parla è un'operaia di Shanghai, che riassume in pochi, efficaci tratti la situazione attuale del "laboratorio del mondo", quella Cina che aspirava a essere un modello di riferimento per il "socialismo di mercato" e che invece rivela tutta la fragilità di un'esperienza di capitalismo spinto senza i contrappesi delle democrazie liberali. E questa una delle voci raccolte dai due autori di "China blues", tornati in Cina dieci anni dopo il loro primo viaggio per capire "in diretta" cosa è cambiato con la "politica di apertura", le riforme, la "crescita a due cifre", il restyling olimpico. E hanno messo insieme una trentina tra interviste, documenti ed esperienze, frutto dell'incontro con personaggi disparati, alcuni rimasti in Cina, altri emigrati a Parigi, altri ancora immaginari, espressione esemplare di situazioni corali.
"You work too much and earns less and less ... After the reforms, welfare and the prizes are gone, overtime hours are no longer paid, corruption has increased. A few months ago we have gone on strike. The media do not have beckoning. We didn't get anything. It is clear that the reforms are not progressing in the right direction: upwards have fostered the corruption of party officials, while below have deepened inequalities and increased the difficulties of life. " The speaker is a factory worker in Shanghai, that summarizes in a few, effective strokes the current situation of "world laboratory", that China who aspired to be a model for the "market socialism" and instead reveals the fragility of capitalism pushed without counterweights of liberal democracies. And this one of the items collected by the authors of "China blues", returned to China a decade after their first trip to understand "live" what has changed with the "open door policy", reforms, the "double-digit growth", the Olympic Makeover. And have put together some thirty between interviews, documents and experiences, the result of the meeting with disparate characters, some were in China, other expats in Paris, others imaginary, exemplary expression of choral situations.