L'uomo che ride - 9788811361602

L'uomo che ride: Ambientato nel Settecento in un'Inghilterra ricca di chiaroscuri gotici e di atmosfere oniriche, "L'uomo che ride" (1869) è una storia di sconfitti che ha per protagonisti due orfani - il mostruoso Gwynplaine e l'indifesa Dea, cieca dalla nascita - allevati da un saltimbanco filosofo. Il fanciullo, sfigurato dai suoi rapitori, ha il viso fissato in una maschera di eterno riso. Fattosi uomo scoprirà di essere figlio di nobili e riconquisterà il suo blasone, ma, schernito dai suoi pari, cercherà di nuovo rifugio fra i vagabondi accanto all'amata Dea e porrà fine ai suoi giorni per la disperazione dopo averla trovata agonizzante. In questo romanzo d'avventura che è anche affresco storico e poema visionario, gli istinti primigeni e brutali convivono con una tenera, luminosa umanità. Hugo vi fa un uso spregiudicato di uno tra i più collaudati espedienti narrativi, l'agnizione - la rivelazione finale della vera identità del personaggio chiave - ma la dissolve nell'atto stesso di realizzarla. Perché l'uomo che ride non può strapparsi la maschera: essa è e sarà per sempre il suo volto.
Set in the eighteenth century in an England rich in gothic chiaroscuro and dreamlike atmospheres, "The Man Who Laughs" (1869) is a story of losers that has as protagonists two orphans - the monstrous Gwynplaine and the defenseless Goddess, blind from birth - raised by a philosopher acrobat. The child, disfigured by his captors, has his face fixed in a mask of eternal laughter. Having become a man, he will discover that he is the son of nobles and will regain his coat of arms, but, mocked by his peers, he will again seek refuge among the vagabonds next to his beloved Goddess and will end his days for despair after finding her in agony. In this adventure novel that is also a historical fresco and visionary poem, primitive and brutal instincts coexist with a tender, luminous humanity. Hugo makes unscrupulous use of one of the most tried and tested narrative devices, agnition - the final revelation of the true identity of the key character - but dissolves it in the very act of realizing it. Because the man who laughs cannot tear off his mask: it is and will always be his face.