Le illusioni della certezza - 9788806236915

Le illusioni della certezza: Cosa significa per la mente interrogare se stessa? E cos'è, in fondo, la mente? Sono quesiti classici della filosofia, eppure è difficile dare risposte che non siano solo autorevoli, ma anche definitive. «Una delle poche verità universali quando si parla di idee può essere che le domande sono solitamente migliori delle risposte», suggerisce Siri Hustvedt, da tempo consapevole che la questione è molto più complessa - e affascinante - di quanto non sembri. Armata dell'accuratezza di una studiosa e della passione di una scrittrice, decide di portare il problema mente-corpo sul banco degli imputati della filosofia. L'indagine si snoda tra questioni teoriche e storiografiche, ripercorre gli eventi essenziali per determinare le coordinate del dibattito contemporaneo, scandaglia i fondali della letteratura, scientifica e non. Ecco quindi chiamati a deporre personaggi solitamente trascurati o poco ascoltati - Margaret Cavendish con il suo strano ibrido di panpsichismo e panorganicismo; il Diderot de "Il sogno di d'Alembert"; il Vico de "La Scienza Nuova"; un conoscente qualsiasi colto alla sprovvista - nel tentativo di rendere cristallini alcuni aspetti chiave della condizione umana. Con l'incedere armonioso della narratrice, Siri Hustvedt interpella scienza, natura e cultura per esaminare l'immaginazione, i desideri, le credenze, i sogni che influenzano la coscienza e riempiono di vita gli esseri umani. Quale sarà il verdetto sulla mente, il cervello, il corpo, il pensiero? Impossibile emettere una sentenza: solo attraverso il dubbio si può osservare la realtà e imparare qualcosa
What does it mean for the mind to interrogate itself? And what is, in the end, the mind? They are classic questions of philosophy, yet it is difficult to give answers that are not only authoritative, but also definitive. "One of the few universal truths when it comes to ideas may be that the questions are usually better than the answers," suggests Siri Hustvedt, long-aware that the issue is much more complex-and fascinating-than it seems. Armed with the accuracy of a scholar and a writer's passion, he decides to bring the mind-body problem to the counter of philosophy. The survey unfolds between theoretical and historiographical issues, retraces the essential events to determine the coordinates of the contemporary debate, scours the depths of literature, scientific and not. Hence they are called to lay down characters usually neglected or poorly listened to-Margaret Cavendish with her strange hybrid of panpsyism and panorganicism; The Diderot of "The Dream of d'alembert"; The Vico de "the New science"; An acquaintance any caught unawares-in an attempt to make crystalline some key aspects of the human condition. With the harmonious surrender of the narrator, Siri Hustvedt challenges Science, nature and culture to examine the imagination, desires, beliefs, dreams that influence the conscience and fill human beings with life. What will be the verdict on the mind, the brain, the body, the thought? Impossible to issue a ruling: Only through doubt you can observe reality and learn something