Vivere, pensare, guardare - 9788806213794

Vivere, pensare, guardare: Chi siamo? Come ci rapportiamo al mondo e agli altri? Che ruolo hanno il sonno e i sogni? Nei trentadue saggi che compongono questa raccolta, Siri Hustvedt prende per mano il lettore e lo guida in un viaggio alla scoperta dei misteri dell'identità umana, muovendosi sicura tra i classici del pensiero, le ultime scoperte delle neuroscienze e le opere di artisti del passato e del presente. Molti testi partono da esperienze personali - un giocattolo introvabile alla vigilia di Natale, i ripetuti e violenti attacchi di emicrania, il rapporto di amore taciuto con il padre - e giungono a conclusioni di valore universale. Ma a fare da bussola lungo il percorso ci sono anni di letture e osservazioni sul campo. Hustvedt esplora memoria e percezione, si addentra nei meccanismi del linguaggio e della letteratura, girovaga tra dipinti e fotografie. Il paesaggio cambia, ma a ben vedere presenta una costante: l'emozione, ora flessa in una delle sue forme e integrata nello sfondo, ora nitida nella sua natura di strumento indispensabile alla sopravvivenza. E qua e là, tra Freud, Damasio e Goya, spuntano ciuffi di colore - un omino e un bue rosa, dei fiori rossi in un vaso, una bottiglietta di vetro verde - ma anche gli abiti delle dive dei vecchi film in bianco e nero. Che denunci i trucchi della retorica politica post 11 settembre o rifletta sull'umanità dello sguardo di una Madonna col bambino trecentesca, Siri Hustvedt ha il dono di una rara appassionata lucidità.
About us? How we relate to the world and to others? What is the role of sleep and dreams? In thirty-two essays that make up this collection, Siri Hustvedt takes the reader by the hand and leads him on a journey to discover the mysteries of human identity, moving between the classics of thought, the latest discoveries in neuroscience and the works of artists past and present. Many depart from personal experience-a very rare toy on Christmas Eve, the repeated and violent attacks of migraine, the silent love relationship with her father and come to conclusions of universal value. But to act as a compass along the way there are years of field observations and readings. Hustvedt explores memory and perception, delves into the mechanisms of language and literature, wandering between paintings and photographs. The landscape changes, but in hindsight has a constant: the excitement, now in one of its inflected forms and integrated in the background, now sharp in its nature as an essential tool for survival. And here and there, including Freud, Damasio and Goya, sprouting tufts of color-a little man and a pink ox, red flowers in a vase, a bottle-green glass but also the clothes of the divas of old black and white movies. Who denounces the tricks of post September 11 political rhetoric or reflect on humanity of gaze of a 14th century Madonna and child, Siri Hustvedt has the gift of a rare passionate lucidity.