Consumi edonistici. La società del piacere - 9788846499721

Consumi edonistici. La società del piacere: Piacere, tempo e consumi. Cause e fini sociali all'unisono. L'Autrice parte da questi riferimenti per spiegare il rapporto delle giovani generazioni con il tempo oggi; rapporto che, nel nostro Paese, sembra più che mai scandito da una compulsiva propensione a un presente da consumare, da vivere e da godere in quanto tale senza memoria del passato, perlopiù considerato poco interessante e senza curiosità per il domani che risulta difficilmente confezionabile e oscuramente decifrabile. Tale rimozione del passato nonché, al contempo, esorcizzazione del futuro è il fulcro dell'analisi di questo lavoro che, a partire dai giovani, si proietta con la costruzione del "piacere" come categoria sociologica, anche nel mondo degli adulti, in un sistema valoriale di riferimento in cui il consumo ludico e occasionale, tradizionalmente foriero di giudizi farisaicamente negativi, diviene strumento fondamentale ai fini dell'integrazione in un sistema di riferimento retto da un patto sociale dominante che in maniera chiara, anche se non esplicita, pone come imperativi categorici di base il raggiungimento del successo e del piacere.
Pleasure, time and energy consumption. Causes and social purposes in unison. The author departs from these references to explain the relationship of the young generations with today's weather; report that, in our country, it seems more than ever characterized by a compulsive propensity to a present to consume, to live and to enjoy as such with no memory of the past, mostly considered uninteresting and without curiosity for tomorrow that is user-configurable and hardly obscurely decipherable. This removal of the past and, at the same time, exorcising of the future is the focus of the analysis of this work, starting from the young, projected with the construction of the "pleasure" as a sociological category, even in the adult world, a value system of reference in which the playful and occasional consumption, traditionally the harbinger of farisaicamente negative judgments, becomes a fundamental instrument for integration in a reference system ruled by a dominant social pact which clearly Although not explicit, poses as categorical imperatives of base success and pleasure.