Impero light. Dalla periferia al centro del nuovo ordine mondiale - 9788843026876

Impero light. Dalla periferia al centro del nuovo ordine mondiale: Viviamo in un mondo che non ha precedenti storici se non nel tardo Impero romano. Non si tratta soltanto del dominio militare esercitato da un'unica potenza, e neanche della dimensione di questo potere e della sua ostentazione. Il nuovo Impero non è come quelli del passato, fondati sulle colonie e sulla conquista. È un Impero light, un'egemonia senza colonie, una sfera d'influenza globale senza il fardello dell'amministrazione diretta e i rischi della sorveglianza continua: è un imperialismo gestito da un popolo memore del fatto che il proprio paese si è assicurato l'indipendenza ribellandosi a un Impero. È, in altri termini, un Impero privo della consapevolezza di esserlo, ma questo non ne riduce il carattere imperiale, ovvero la costante tendenza a mettere ordine in un mondo di Stati e mercati sulla base dei propri interessi personali. In forma del tutto conseguente, l'analisi di questo Impero light non inizia da Washington, la capitale dell'Impero, bensì da tre zone di frontiera - Afghanistan, Kosovo e Bosnia - in cui l'autorità e la tutela imperiale stanno assumendo una nuova identità. Ma l'Impero light sarà abbastanza robusto da riuscire a portare a termine il proprio lavoro' La schiacciante superiorità militare si trasformerà in sicurezza'
We live in a world that has no historical precedent except in the late Roman Empire. It is not just the military rule exercised by a single power, nor is it the size of this power and its ostentation. The new Empire is not like those of the past, founded on the colonies and conquest. It is a light Empire, a hegemony without colonies, a sphere of global influence without the burden of direct administration and the risks of continuous surveillance: it is an imperialism run by a people remembering the fact that their country has secured independence by rebelling against an Empire. It is, in other words, an Empire without the awareness of being one, but this does not reduce its imperial character, that is, the constant tendency to put order in a world of states and markets on the basis of their own personal interests. In a consequential form, the analysis of this Light Empire does not begin from Washington, the capital of the Empire, but from three border areas - Afghanistan, Kosovo and Bosnia - where imperial authority and protection are taking on a new identity. But the Light Empire will be robust enough to get its job done'The overwhelming military superiority will turn into security'