Now we work. Progettare gli uffici dell'innovazione - 9788838674914

Now we work. Progettare gli uffici dell'innovazione: Parlare di smaterializzazione dei luoghi di lavoro, di spazi non definiti, flessibili o di ufficio per nomadi non vuol dire assenza di progetto o perdita di ruolo dell'architettura. La contemporaneità sta mettendo in evidenza zone ignote, misteriose, non razionalizzabili, sosteneva Ettore Sottsass. "L'attenzione di chi disegna forse dovrebbe essere rivolta a capire che cosa sono queste zone e a studiare tecniche per conviverci, non per risolverle". Questo testo affronta le zone grigie dando un nome alle dinamiche spaziali e organizzative del lavoro contemporaneo. Illustra una metodologia in grado di orientare le società che devono ridisegnare i propri ambienti di lavoro. Evidenzia una pista progettuale attenta ai fattori percettivo-sensoriali. L'obiettivo è realizzare uffici per lavoratori forse nomadi, ma compresi nelle loro nuove esigenze e sostenuti nella loro attività da spazi non asettici. Più che luoghi di lavoro per tutti, potremmo dire, spazi di lavoro per ciascuno. Il testo è multidisciplinare. Per progettare i nuovi uffici dell'innovazione qui si confrontano architetti, designer, psicologi e neurologi.
Speaking of dematerialization of workplaces, undefined spaces, flexible or Office for nomads does not mean absence of project or role loss of architecture. Contemporaneity is highlighting unknown areas, mysterious, not razionalizzabili, Ettore Sottsass. "Draw the attention of those who maybe should be directed to figure out what are these areas and study techniques to deal with it, not to resolve them". This text addresses the gray areas giving a name to the spatial dynamics of organizational and contemporary work. Describes a methodology able to guide companies that must redraw their own working environments. Highlights a design attentive to track perceptual-sensory factors. The goal is to create offices for workers perhaps, but including nomadic in their new needs and supported in their activities to non-aseptic areas. More than workplaces for everyone, we might say, workspaces for each. The text is multidisciplinary. To design the new offices of innovation here comparing architects, designers, psychologists and neurologists.