Il teatro, la scuola, la città, il mondo. Esperienze, riflessioni e strumenti di teatro tra educazione e cittadinanza - 9788820138134

Il teatro, la scuola, la città, il mondo. Esperienze, riflessioni e strumenti di teatro tra educazione e cittadinanza: Le esperienze raccolte in questo Quaderno nascono dalla voglia di leggere il mondo usando il teatro. È il caso dei progetti raccontati nella prima parte, che trattano di crisi del lavoro, delle tante possibili definizioni di "famiglia" e di migrazione. Oppure si tratta di azioni, come quelle raccontate nella seconda parte, che nascono dal forte bisogno o desiderio di far nascere, grazie al teatro, parentesi di bellezza e di gioia in contesti di disagio e di difficoltà: il teatro realizzato in scuole di frontiera o periferie disagiate, il teatro come sussidio nell'apprendimento della lingua italiana da parte di persone con un background di migrazione, il teatro in rapporto alla disabilità, il teatro che fa dialogare e mette a confronto diverse generazioni. Nella terza parte riflettiamo sulla questione del teatro a scuola, che non ha ancora trovato, in un adeguato supporto istituzionale legislativo ed economico, quell'attenzione che garantisce solidità e continuità. Vi sono poi, nella quarta parte, esempi di teatro come strumento di cittadinanza attiva e per una socialità multiforme. Nella quinta parte, è il teatro a mettere in questione se stesso e le sue forme consolidate per vedere se sia così possibile abbattere il diffuso pregiudizio che lo racconta come luogo vecchio, noioso ed elitario e operare per fare invece del teatro un luogo d'incontro e inclusivo.
The experiences collected in this Notebook are born from the desire to read the world using theater. This is the case of the projects told in the first part, dealing with labour crises, the many possible definitions of "family" and migration. Or are these actions, such as those told in the second part, that arise from the strong need or desire to give birth, thanks to the theater, parentheses of beauty and joy in contexts of discomfort and difficulty: the theater made in frontier schools or disadvantaged suburbs, theatre as a subsidy in the learning of the Italian language by people with a migration background, theatre in relation to disability, theatre that makes dialogue and compares different generations. In the third part we reflect on the issue of theatre at school, which has not yet found, in adequate legislative and economic institutional support, that attention that guarantees solidity and continuity. There are also, in the fourth part, examples of theatre as an instrument of active citizenship and for a multifaceted sociality. In the fifth part, it is the theatre that questions itself and its consolidated forms to see if it is thus possible to break down the widespread prejudice that tells it as an old, boring and elitist place and operate to make instead of the theater a meeting place and Inclusive.