Droghe e coloniali - 9788893593571

Droghe e coloniali: Poesia per chi non legge poesia, i versi di Imbimbo vanno controcorrente rispetto al canone italiano contemporaneo: musicali, poco autobiografici, spesso ironici, corrosivi, drammatici in modica quantità. Moralista, attirato irresistibilmente dalla bêtise, discendente di Marziale e Flaubert, nipote di Flaiano, Imbimbo castiga i costumi, castigando gli stereotipi linguistici e la noia delle mode culturali del nostro tempo. Quando parla di sé cerca di farlo con distacco, quasi osservandosi dall'esterno. L'aulico si accosta così al quotidiano, l'antico al contemporaneo. Leggendolo, si avverte che si diverte e vorrebbe divertire ma, al tempo stesso, graffiare, urtare, invitare, per quanto possibile, alla riflessione sui nostri vezzi e i nostri vizi. Presentazione di Paolo Di Paolo.
Poetry for those who do not read poetry, the verses of Imbimbo go against the current compared to the contemporary Italian canon: musical, not autobiographical, often ironic, corrosive, dramatic in a small amount. Moralist, irresistibly attracted by the betise, descendant of Martial and Flaubert, granddaughter of Flaiano, Imbimbo chastises the customs, chastising the linguistic stereotypes and boredom of the cultural fashions of our time. When he talks about himself he tries to do it with detachment, almost observing himself from the outside. The aulic thus approaches the everyday, the ancient to the contemporary. Reading it, you feel that it is fun and would like to have fun but, at the same time, scratch, bump, invite, as far as possible, to reflect on our vices and vices. Presentation by Paolo Di Paolo.